Si teme la variante indiana: in Lombardia si sequenzieranno tutti i tamponi positivi
L'obiettivo è capire quanto la variante Delta sia effettivamente presente sul territorio
La variante indiana, indipendentemente dai dati epidemiologici più che rassicuranti, continua a fare paura e per contrastarne la diffusione la vicepresidente lombarda Letizia Moratti ha detto che saranno adottate strategie di medio breve periodo, affiancate ad azioni di lungo periodo.
Variante indiana, sequenziamento di tutti i tamponi positivi
L'obiettivo è capire quanto la variante Delta sia effettivamente presente sul territorio ed evitare il suo diffondersi che porterebbe a una risalita dei casi, soprattutto tra i non vaccinati, come quella che si vede da diverse settimane nel Regno Unito e in Portogallo, più recentemente.
Per questo l'ultima circolare diffusa alle Ats lombarde chiede di genotipizzare tutti i tamponi positivi senza più guardare alle fasce d'età o altre caratteristiche. Una decisa spinta che permetterà di colmare, almeno per la Lombardia, un "gap" sui sequenziamenti tutto italiano.
Il momento è propizio: con pochissimi casi giornalieri i numeri dei campioni da sequenziare non sarebbero proibitivi per i 15 laboratori in grado di farlo, di cui solo 3 già autorizzati.
"Ad oggi sequenziamo il 25 per cento dei tamponi – ha specificato la vicepresidente Moratti -. A regime riusciremo a sequenziare tutti quelli positivi".