Sicurezza sul lavoro, Uil e Uiltucs in prima linea

"Sicurezza sul lavoro, il primo vero passo per poter festeggiare realmente il Bicentenario Voltiano”.
“Sicurezza sul lavoro non è un affare privato"
Così si legge da comunicato stampa: "E’ notizia di una settimana fa l’aggressione a opera di un cittadino svizzero ai danni di un lavoratore della vigilanza privata, avvenuta in un supermercato in uno dei quartieri-cartolina di Como. Un fatto, rifiutiamo di chiamarlo episodio vista la frequenza registrata nel corso degli anni, che non può terminare in una nota di cronaca da consegnare alla routine giornaliera. Perché la Como cartolina, meta turistica internazionale, la Como che ha saputo costruire il suo brand negli ultimi anni, vive sulla quotidianità lavorativa dei tanti che nei supermercati, nelle attività ricettive, nella ristorazione dedicano non solo la propria competenza ed esperienza, ma parte della propria giornata. La sicurezza nei luoghi di lavoro, sia di coloro che espletano il servizio di vigilanza privata che di quelli che nei supermercati lavorano come banconisti o commesse, non deve restare affare privato dei malcapitati di turno”.
Investire per garantire dignità
"E’ per questo che non si può tacere come si debba lavorare, anche nel caso di specie in cui il servizio vigilanza non è garantito per tutta l’apertura del punto vendita, per evitare che chi svolge mansioni di servizio al pubblico risulti penalizzato non solo da un’organizzazione aziendale da rivedere, ma anche dall’indifferenza del territorio. Investire sulla sicurezza non può più essere considerato un costo aziendale ma un investimento per garantire dignità e serenità ai propri dipendenti, a iniziare dalle commesse che devono vedersi tutelate dal primo minuto all’ultimo del turno, per finire a chi espleta il servizio di vigilanza che deve poter fruire di una formazione continua che vada a qualificare sempre più la mansione".
Le parole di Carfagna ed Esposito
Così il responsabile territoriale Uiltucs Como Biagio Carfagna: “Abbiamo appreso recentemente di un protocollo firmato in Prefettura fra la Questura e Asst per garantire, giustamente aggiungo, un sistema di video-allarme nei Pronto soccorso. Chiediamo che si inizi a ragionare sulla necessità che anche nel settore privato di servizio al pubblico si possano introdurre queste sperimentazioni. Basta aggressioni. Basta scaricare sui lavoratori, che si chiamino guardie giurate o commesse, il rischio dell’incolumità personale”.
Segue Dario Esposito, coordinatore Uil Lario: "Si parla in questi giorni dei prossimi festeggiamenti del Bicentenario Voltiano. Un evento giusto che celebra la storia e cultura del territorio. Como città internazionale del turismo anche per le proprie tradizioni. Ebbene, ritengo assurdo che in quella che da molti viene considerata la cartolina d’Italia accadano ancora situazioni di questo tipo. Non si può andare a lavorare rischiando di doversi recare al Pronto soccorso in seguito a un’aggressione. Il problema non rimanga un tema del sindacato o dei singoli lavoratori. Como può e deve fare di più”.