Slow Food Como ha presentato nuove cariche e progetti futuri
Nella mattina di oggi, martedì 15 aprile, al “Crotto del Sergente” di Lora.

La Condotta di Slow Food Como 2025-2029 affidata ad Anna Zottola che subentra ad Antonio Moglia.
Nuova fiduciaria per Slow Food Como-Lecco Aps
E’ proprio Moglia che, in occasione dell’Assemblea annuale e la prevista scadenza delle cariche, lascia la posizione di fiduciario della Condotta per assumere la vicepresidenza in Slow Food Lombardia. Un passaggio di consegna tra due dei volti che hanno contribuito alla rifondazione della Condotta dopo una lunga vita associativa diretta da Lino Cantaluppi e, poi, da Giorgio Esposti. Slow Food, secondo il motto “Dal sapere al sapore” - seguendo come denominazione comune quella del “buono, pulito e giusto” - valorizza i territori lariani con i propri artigiani del gusto, le tradizioni gastronomiche e vuole allargare la Condotta in direzione Lecco.
Nella mattina di oggi, martedì 15 aprile, nella suggestiva location del ristorante “Crotto del Sergente” a Lora, annunciate le nuove cariche e i progetti per il futuro. Primo tra tutti a intervenire, Antonio Moglia per il passaggio di consegne ad Anna Zottola. “Siamo un gruppo di amici solido che ha lavorato e continuerà a farlo - esordisce Moglia - Stiamo crescendo a livello individuale per chi fa carriera nell’associazione e anche per competenza geografica. Ho condotto per otto anni e lascio nella migliore successione che poteva accadere ed esserci. Ma non abbandono l’associazione, anzi: passo al livello superiore, regionale. Domenica c’è stata l’assemblea regionale e mi approssimo a essere vicepresidente di Slow Food Lombardia. Ma siamo qui a parlare della crescita importante di Slow Food, della nuova condottiera: non saremo solo Slow Food Como, ma anche la provincia di Lecco. Ringrazio tutti. Anna, un saluto e siamo qui per te. Dacci un tuo profilo, la tua squadra e il tuo programma”.
Progetti sul territorio tra legami e sinergie
Parola, poi, alla nuova fiduciaria Zottola. “Non ci saranno grandi cambiamenti, ma sviluppi ed evoluzioni - chiarisce - Abbiamo avuto successi in questi anni, anche un ampliamento come compagine associativa: siamo un buon numero in Italia, con un buon numero di soci (200, Ndr). Per la programmazione, ci sono novità rispetto a sviluppo territoriale: abbiamo chiesto ai referenti regionali di poter far subito un piccolo cambiamento statutario approvato in assemblea per poter ampliarci sul territorio. Non c’è solo una questione di confini, che quando si parla di cibo non ci devono essere, perché è un territorio estremamente proficuo con aziende agroalimentari che si occupano della trasformazione dei prodotti della terra”.
Ecco i progetti sviluppati e focus del Comitato nei prossimi mesi. “Rapporti con le istituzioni scolastiche, in particolare quelle alberghiere - continua Zottola - ma non si escludono i bambini. Il poter attivare, come già fatto, sul territorio comasco incontri o attività". A Cernobbio, infatti, avviati orti sociali e Slow Food si è dedicato anche a momenti educativi. "Quindi, tutto facile? Beh, no. Ci vuole tempo per costruire reti: il nostro impegno sarà di partire dialogando con i dirigenti scolastici per ampliare la nostra programmazione sul territorio lecchese”. Questo, per coinvolgere i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La Condotta, infatti, ha creato forti legami e sinergie tra le scuole superiori e i Cuochi dell’Alleanza di Slow Food. “Sul territorio comasco ce ne sono cinque e siamo in una delle sedi (Crotto del Sergente, Ndr) - aggiunge - Lo scopo è anche coinvolgere e valorizzare produttori locali che decidono di affrontare sfide su territori magari non sempre facili da trattare. Vanno considerate i cambiamenti climatici, il problema economico. Produttori eroici che cercano di affrontare queste tematiche e di sopravvivere: noi diamo loro la possibilità di visibilità e di raccontare le sfide a tutti”.
Tra i partner di Slow Food, anche il Fai, Fondo ambiente italiano, e il Consorzio Igt Terre Lariane (rappresentato da Alessandro Possemato in conferenza stampa) composto da 28 piccoli produttori di vino. Una realtà che porta con sé diversi temi correlati: i processi lunghi di sanificazione del territorio, l’utilizzo quasi pari a zero di fitofarmaci, la presenza di parassiti e le conseguenze che ne comporta.

Giovani fulcro dei progetti futuri
Una delle sfide più importanti che Slow Food porta avanti è riuscire ad avvicinarsi e coinvolgere i giovani. A rappresentare la categoria, in conferenza stampa, Giacomo Brambilla, consigliere regionale del Comitato direttivo e membro del forum giovani: “Penso che Slow Food sia molto attrattivo per i giovani. Valorizza e dà loro spazio e responsabilità”. E lo fa in diverse occasioni.
Regina Cattaneo, membro del Comitato direttivo, sottolinea: “Abbiamo contatti con istituti alberghieri della provincia di Como, sia statali che regionali. Gli interventi sono richiesti perché le tematiche di Slow Food sono legate all’educazione alimentare, con uno sguardo attento secondo la filosofia del ‘buono, pulito e giusto’. Bisogna avere consapevolezza del cibo, da dove arriva e cosa deve diventare. Per capire cosa succede i ragazzi devono avere gli strumenti per conoscere e riconoscere prodotti buoni e puliti, lavorare con passione e fare ricerca con la volontà di recuperare prodotti che stanno scomparendo. Tematiche legate al cambiamento climatico e sostenibilità alimentare. Per questo vorremmo ampliare gli incontri in tutti gli ordini di scuola e indirizzi differenti”.

Una visione condivisa dai membri del Comitato: Laura Richetti, responsabile delle Relazioni con produttori e associazioni, Regina Cattaneo e Isa Botta nelle vesti di responsabili delle Relazioni con scuole, Giuseppe Gangarosca, Antonio Moglia responsabile per le Relazioni con Slow Food Regionale, Andrea Zappa e Andrea Malinverno a capo della Comunicazione, Anna Zottola (fiduciaria), Valter Pironi responsabile degli Orti, Martina Triolo, Marco Mascetti attivo per i Cuochi dell'Alleanza, Massimo Croci e Fabio Bustaffa, addetto alla segreteria e tesoreria.