Como

Soroptimist International d’Italia, 70 anni del Club Como

L’anniversario della fondazione dal 1954 festeggiato giovedì 10 e venerdì 11 ottobre.

Soroptimist International d’Italia, 70 anni del Club Como
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Due giorni di eventi per celebrare il settantennale della fondazione del Club Soroptimist di Como.

Era il 1954 quando nacque il Club

Correva l'anno 1954, quando diciotto donne comasche vollero costituire il Soroptimist club di Como: Maria Azzi Grimaldi, Luisa Bellotti Magni, Zaira Cazzulani, Tonina Ciliberti Tallone, Emma Clivio Longoni, Tina Germani Merlini, Mariella Longhi, Luigia Longoni Bianchi, Marisa Molteni Zambon, Carla Nardini Badiali, Luisa Parisi Aiani, Angela Piovella Clerici, Carla Porta Musa, Germana Pozzi Montandon, Delia Rebuschini Vitali, Lydia Stucchi Cugnasca, Alda Vio. Emma Cugnasca Sironi fu la prima Amica del Club di Como.
Il 10 ottobre del 1954 a Villa D'Este fondarono il Club di Como, l’undicesimo d'Italia. Presidente fu eletta Carla Porta Musa, che in un contributo al quotidiano La Provincia di Como del 12 dicembre 1999 scrive: "Nel 1952 Luisa Parisi fu invitata da Bebe Kuster Rosselli del Club di Milano a fondarne uno a Como. Luisa mi coinvolse immediatamente. Insieme partecipammo ad alcune riunioni milanesi per capire gli scopi dell'associazione. Poi cominciammo a consultare parecchie donne nella nostra città che nel loro lavoro si erano distinte. Alcune accettarono con entusiasmo di diventare Soroptimiste”. Ma altre, allora contattate, non aderirono per una certa diffidenza nei confronti di una proposta nuova e innovativa. Carla Porta Musa nella pubblicazione curata dal Club per il Quarantennale ricorda che le prime riunioni erano avvenute al Suisse e poi nello studio di Carla Badiali.
Nella cerimonia ufficiale di inaugurazione a Villa d’Este la “Charta” venne consegnata dalla presidente internazionale H.Panthaleon Van Echk,olandese. Erano presenti socie degli altri dieci club e molte autorità.

Il programma proposto da Soroptimist

Si comincia giovedì 10 alle 16.30 in Pinacoteca Civica con la conferenza inaugurale "Como: Donne nella storia", un evento che intende accendere i riflettori sulle donne comasche che hanno dato il loro contributo allo sviluppo della Città. Saranno svelate molte informazioni che sono rimaste nell'ombra fino ad oggi, grazie al lavoro della nostra socia Rosaria Marchesi, giornalista e storica che relazionerà insieme con Fabio Cani, studioso ed editore. A seguire un intermezzo musicale a cura della violoncellista Matilde Pesenti che ha rappresentato il club di Como nell’ultima edizione del Concorso nazionale Soroptimist “Giovani talenti femminili della musica” tenuto nel nostro Conservatorio “G.Verdi”.
Per concludere sarà presentato il Progetto interattivo "Como: donne nella storia", una mappa online che raccoglie i profili delle figure femminili  oggetto della conferenza. Commissionata dal Soroptimist in occasione del Settantennale, la mappa consentirà di visualizzare i luoghi in cui hanno vissuto e operato le donne che hanno fatto la storia di Como, creando così un nuovo percorso cittadino al femminile. Si tratta di un service culturale  all’insegna dell’empowerment femminile di nuova concezione e di semplice fruizione, che vuole divulgare un lavoro di ricerca storica che non ha precedenti in città. Alle 19.30 a Villa Gallia si terrà la Cena conviviale, con la  presentazione dei service del Settantennale collegati al tema nazionale "Donne e sport". Sarà un'occasione per incontrare i rappresentanti delle istituzioni cittadine e per rivedere le amiche di tutti i club d'Italia. E’ stata annunciata la presenza della Presidente Nazionale Adriana Macchi e della President Elect del Soroptimist International Renata Trottman-Probst. Venerdì 11 ottobre alle ore 10 si terrà la Visita guidata al centro storico della città, seguita alle 12 dall'aperitivo di saluto al Ristorante InTeatro e alle 14 dalla visita alla Mostra di pittura “Tuttoplessi", nel salone del medievale Broletto di Como.

I service proposti

Rosaria Marchesi , con un approfondito, e per nulla facile, lavoro di ricerca, studio e competenze specifiche, ha ricostruito la vita di una ventina di donne comasche, a partire dal XVIII secolo, realizzando delle schede descrittive , alcune delle quali saranno presentate all’incontro in Pinacoteca, con la proiezione di fotografie riconducibili alle stesse, alla loro vita e ai luoghi comaschi legati a loro, grazie alla collaborazione di Fabio Cani.
A queste figure femminili comasche, significative per la storia e la cultura di tutto il Paese, il Soroptimist ha voluto dedicare un tributo con la realizzazione di una mappa interattiva. E’ un percorso virtuale che racconta la loro vita e le opere , accanto ai luoghi simbolo che le collegano, creando un viaggio ideale tra sport, arte, scienza, storia e impegno civico. Questo progetto culturale rappresenta un gesto concreto per mettere in luce il contributo al progresso, offerto dalle nostre Comasche eccellenti. Risponde all’obiettivo dell’ empowerment femminile promosso dal Soroptimist International d’Italia . Due service del Club, sempre in occasione del Settantennale, rientrano nel progetto “Sport e Inclusione “ e saranno più approfonditi nel corso  della serata: uno riguarda l’associazione Azalea, di cui è presidente Pier Antonio Ferrari che, in collaborazione con Giuseppe Bianchi, ha avviato nell’area tremezzina il progetto Sportability, dedicato ai disabili per l’avvio allo sport in un percorso sportivo di crescita personale. Il Soroptimist sostiene, a favore di una ragazza della cooperativa Azalea, un anno di attività e di accompagnamento alla pratica sportiva che coinvolge numerosi operatori. L’altro service consiste nell’organizzazione di alcuni incontri con gli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Como per promuovere la cultura dello sport come strumento di inclusione e di crescita. Si svolgerà in collaborazione con AISM Como, grazie alla disponibilità della sua presidente Roberta Amadeo, campionessa mondiale di handbike, vincitrice di tre ori mondiali nel 2019, architetto e attivista per la tutela di diritti e salute delle persone con disabilità: la Amadeo interviene nelle scuole raccontando la sua esperienza di vita e sportiva, per trasmettere ai ragazzi un messaggio positivo di riuscita personale sfidando i propri limiti.

Gli interventi negli anni

Alda da Rios ha fondato il primo club Soroptimist italiano, a Milano, il 20 ottobre 1928. Il Club di Como, l’undicesimo in Italia, è stato inaugurato appunto il 10 ottobre 1954, fortemente voluto da Luisa Parisi, architetto e designer, e Carla Porta Musa, scrittrice e poetessa, che fu la prima presidente: tra le diciotto socie fondatrici Mariella Longhi Della Torre è tuttora attiva nel club. L’attività si è mossa in due direzioni: da una parte nell’ambito della città e del  suo territorio, dall’altra sulla scia dei progetti nazionali e internazionali del Club Soroptimist International. Portiamo ad esempio alcune delle nostre realizzazioni. A Como il Club è sempre stato sensibile nell’individuare nel tessuto cittadino situazioni di disagio, carenze, ed ha creato attività innovative, con un occhio di riguardo ai bambini e alle donne. Un esempio già nel 1958 quando realizzò un’area giochi nei giardini pubblici ma, dopo vent’anni, nel 1979 fu all’avanguardia e apprezzata (dopo qualche esitazione) la sala giochi istituita presso il reparto pediatrico dell’ospedale sant’Anna: a questa fece seguito la retribuzione per un insegnante a disposizione dei bambini. Infine intervenne il Provveditorato agli Studi che istituì una sezione di scuola elementare per non far perdere l’anno ai piccoli degenti, e quindi un distaccamento di materna. Per rimanere in ambito scolastico educativo, il club è stato presente alle iniziative sull’educazione di genere “Mi aspetto rispetto”, al progetto “Mentoring” contro la dispersione scolastica, agli interventi contro il bullismo e il cyberbullismo e nelle campagne nelle scuole per diffondere i valori della sostenibilità. Ma anche nel campo postuniversitario il Club collabora attivamente alla diffusione e realizzazione del bando per il corso di formazione con SDA Bocconi. I service a livello sociale sono stati promossi anche in collaborazione con le istituzioni: è stata realizzata presso il tribunale di Como un’aula di ascolto protetta per favorire i bambini in situazioni di disagio. E’ stato tra i primi club a dare vita a “Una stanza tutta per sé” sia in Questura che nella Caserma dei Carabinieri. Fa parte della rete di associazioni attiva nel contrasto alla violenza sulle donne. Per le donne carcerate sono state attuate numerose attività, grazie alla collaborazione di professioniste esterne che si sono messe a disposizione: è stato istituito un laboratorio di sartoria, poi di parrucchiere, di estetica, naturalmente dotati dell’attrezzatura necessaria presso la casa circondariale. Ha sostenuto progetti a favore di giovani imprenditrici, quali Jessica Brenna con la sua azienda agricola, dedicata in particolare alla coltivazione delle rose lavorate per prodotti di bellezza e commestibili, e Cristina Quadrio apicultrice.
Sensibile all’arte, ha curato il restauro di un quadro di proprietà dei musei civici, una veduta di Como, ora in mostra nella Pinacoteca civica. Inoltre si è fatto carico del restauro della fontana e di alcune statue del parco di Villa Olmo. Anche in collaborazione con altre associazioni ha organizzato convegni e tavole rotonde su temi di grande rilevanza sociale come “ I problemi clinici e sociali della riabilitazione medica”, quando ancora la rieducazione motoria, fisioterapia e sussidi alle persone con disabilità erano marginali, “Prevenzione al femminile” sulle problematiche di comportamenti di vita sbagliati, sulla sessualità e sulla prevenzione (convegno concluso con la pubblicazione e diffusione di un opuscolo).O come gli incontri su “alcol e alcolismo”, che hanno portato all’istituzione in città di una sezione di alcolisti anonimi. O ancora sul valore della musicoterapia per i portatori di handicap.
Il Club attualmente è gemellato con il club francese Saint Raphael -Fréjus e con il club ruandese Astrida Butare. La golf challenge cup, organizzata tra gli altri dal club di Como, offre un contributo proprio a questo club, finalizzato alla creazione di progetti dedicati alle donne ruandesi. Ha aderito a numerosi service nazionali quali “Rinasce la foresta che suona” grazie al quale oltre 5mila abeti rossi saranno piantati per far rivivere in Val di Fiemme il bosco distrutto dalla tempesta Vaia che si abbattè con forza sull’Italia nel 2018.

Soroptimist Club International

Nato negli USA, a Oakland, il 3 ottobre 1921, il Soroptimist International è oggi diffuso in 118 paesi e conta circa 3000 club Soroptimist International (SI) è un'organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l'avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani. È voce universale per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza (awareness), il sostegno (advocacy) e l'azione (action).
Il Soroptimist International sostiene i Diritti Umani per tutti, la pace nel mondo e il buonvolere internazionale, il potenziale delle donne, la trasparenza e il sistema democratico delle decisioni, l'accettazione delle diversità, lo sviluppo sostenibile, il volontariato e l'amicizia.
Le Soroptimiste realizzano progetti, promuovono azioni e creano opportunità attraverso la rete globale delle Socie e la cooperazione internazionale affinché tutte le donne possano attuare il loro potenziale individuale e collettivo, realizzare le loro aspirazioni e creare nel mondo forti comunità pacifiche.

Le considerazioni dell’attuale presidente

Fin dalla sua nascita, settanta anni fa, e nel corso di tutta la sua lunga storia il Soroptimist Club di Como ha dedicato la sua attività alla creazione di opportunità che permettessero alle donne di acquisire maggiore consapevolezza delle loro capacità, in un’ ottica di unione e collaborazione che da sempre permette di raggiungere grandi obiettivi. Dall’infanzia all’età adulta, dall’aiuto alle donne in difficoltà alla formazione delle studentesse universitarie e post-universitarie, il club ha sempre cercato di comprendere le necessità presenti nel territorio comasco e ha cercato di rendersi utile attraverso i suoi service, nella consapevolezza che ogni azione, anche piccola, può essere importante per rendere migliore il mondo in cui viviamo.

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