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Sostegno nella relazione bambini genitori: inaugurata la Casa blu

Ospitata negli spazi della Benefica Vincenziana è l’ultimo progetto dell’associazione La stanza blu.

Sostegno nella relazione bambini genitori: inaugurata la Casa blu
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Stamattina a Como è stata inaugurata la “Casa blu”, un progetto realizzato dall’associazione La stanza blu nella Casa Vincenziana (in via Primo Tatti 7, Como) per sostenere la relazione tra genitori e bambini da 0 a 3 anni, specialmente nei momenti di particolare difficoltà come possono essere un lutto, una malattia grave nell'infanzia, la maternità vissuta in condizione di fragilità.

Sostegno nella relazione bambini genitori: inaugurata la Casa blu

Nel suo saluto il sindaco Mario Landriscina ha esposto una serie di motivi per cui l’iniziativa merita particolare visibilità: "Ho sentito l’entusiasmo dei promotori e ho ascoltato parole significative tese a contrastare la sofferenza e la solitudine, che purtroppo sono temi attuali di questi tempi. Ho visitato una realtà a cui mi sento particolarmente vicino per i valori che questa associazione porta avanti. Qui si ritrova una vicinanza fisica e si sviluppa una vicinanza morale, che cerca di riavvicinare le persone, di farle stare liberamente insieme, per dare benessere e conforto. Si torna a interessarsi dell’altro senza la mediazione tecnologica, riposizionando davvero la persona al centro dell’attenzione, contrastando solitudine e sofferenza, con etica e professionalità, in un contesto come questo che dà una garanzia di protezione e ha l’ambizione di offrire un futuro di serenità".

"La Casa blu che è ospitata negli spazi della Benefica Vincenziana è l’ultimo progetto dell’associazione La stanza blu - spiega la presidente dell’associazione Sabina dal Prà - e ha lo scopo di accompagnare le famiglie con bambini da 0 a 3 anni per permettere la condivisione delle mamme, dei papà, dei nonni sulle esperienze della vita, sostenere le famiglie che possono incontrare più difficoltà, e soprattutto contrastare la solitudine e l’isolamento, un problema che emergeva già prima della pandemia. I primi gruppi con le operatrici che abbiamo formato sono partiti a settembre".

"Questa struttura è nata per l’accoglienza nello spirito vincenziano - dice Francesco Peronese, presidente della Benefica Vincenziana dal 1994 - L’anima di questa casa sono ancora le nostre suore che dedicano la loro vita ad aiutare chi si rivolge a noi. L’immobile è stato interamente ristrutturato negli anni ’90-2000, ed è stato inaugurata dopo l’intervento da monsignor Maggiolini che ne ha dato una bellissima definizione: la cittadella della carità. Sono orgoglioso di presentare questa nuova iniziativa, che credo possa essere di esempio per l’umanità della nostra città".

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