A Villa Gallia

Sottoscrizione del Protocollo di legalità per la realizzazione della Variante della Tremezzina

Alla firma, che ha coinvolto il Prefetto, l'ANAS, il Consorzio Stabile SIS (ditta aggiudicataria), l'Ispettorato Territoriale del Lavoro e le Organizzazioni Sindacali di categoria, era presenta anche il sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni.

Sottoscrizione del Protocollo di legalità per la realizzazione della Variante della Tremezzina
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È stato presentato e sottoscritto questa mattina, lunedì 21 febbraio 2022, alla sede della Provincia di Como, il Protocollo di legalità per la realizzazione della “Variante della Tremezzina”. Il documento, firmato da Prefetto, ANAS, Consorzio Stabile SIS (ditta aggiudicataria), Ispettorato Territoriale del Lavoro e Organizzazioni Sindacali di categoria è stato definito dal Sottosegretario di Stato all’Interno, Nicola Molteni, presente alla sottoscrizione, “un timbro di garanzia imprescindibile e indispensabile”.

Sottoscrizione del Protocollo di legalità per la realizzazione della Variante della Tremezzina

“Il Protocollo di legalità odierno è uno strumento pattizio utile a contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle attività di realizzazione della Variante Tremezzina – ha spiegato Andrea Polichetti, Prefetto di Como - ANAS e il Consorzio appaltatore si impegnano ad esercitare il diritto di risoluzione, revocando autorizzazioni, anche di subcontratti, concessioni o recedendo da contratti, qualora, a seguito delle verifiche antimafia, emergano elementi che si riferiscono a tentativi di infiltrazione mafiosa a carico dei soggetti della filiera delle imprese”.

Le attività di monitoraggio antimafia sono assicurate in provincia, in collegamento con la Direzione investigativa antimafia (DIA), dal Gruppo interforze costituito presso la Prefettura con la partecipazione delle Forze di polizia, del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, dell’Ispettorato del lavoro e della stessa DIA.

"La firma del Protocollo non può essere considerata una semplice prassi - ha rilevato l'assessore regionale alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi - ma in realtà è un impegno concreto da parte delle istituzioni affinché si vigili e monitori sulle tappe della realizzazione dell'opera. L'obiettivo condiviso è proteggere questi cantieri, e quello della variante comasca è senza dubbio tra i principali in regione, dal rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Oggi si concretizza un'ulteriore tappa verso la realizzazione della nuova strada, sotto il costante monitoraggio e controllo di tutti gli enti proposti".

Una collaborazione rimarcata anche da Fiorenzo Bongiasca, Presidente della Provincia di Como: “Oggi aggiungiamo un altro tassello al prezioso lavoro di coordinamento iniziato ormai diversi mesi fa. Abbiamo ancora molto da fare, ma la sinergia che si è creata tra tutti i soggetti coinvolti ci fa ben sperare per il proseguo dei lavori”.

L’importanza di questo protocollo per ANAS è stata evidenziata da Giancarlo Luongo, Responsabile ANAS della Progettazione e Realizzazione dei Lavori: "Per tutti i cantieri, e soprattutto per quello della Tremezzina, attualmente il più importante che abbiamo in Lombardia, questo documento è un elemento essenziale per poter operare nel miglior modo possibile e poter portare avanti i lavori con la dovuta tranquillità, ma con l’attenzione massima proprio per tutte quelle problematiche che potrebbero nascere in un cantiere come questo, dal punto di vista economico molto rilevante. ANAS opera già da tempo con protocolli di legalità, quale strumento che conosciamo e mettiamo in atto, con il supporto della nostra Direzione Generale, grazie ad un applicativo specifico per questo tipo di verifiche, e anche mediante le attività in cantiere da parte del nostro personale".

Per l’attuazione del Protocollo e per rendere disponibili i dati per la verifica antimafia, infatti, ANAS costituisce ed alimenta una BANCA DATI informatica, ad utilizzo degli organi di controllo, che si compone di:
• l’Anagrafe degli esecutori (anagrafica dell’impresa o dell’operatore economico, direttore tecnico e i
soggetti con poteri di governance dell’impresa e loro familiari di cui all’art. 85 del Codice antimafia)
• Settimanale di cantiere (indicazione degli operatori economici settimanalmente coinvolti, dipendenti
e forza lavoro impiegata, automezzi attività e accessi previsti)
• Banca dati dei flussi economici (in fase di completamento)

“La sottoscrizione del protocollo di legalità promosso dal Prefetto di Como alla presenza di Anas, regione Lombardia nella figura dell’Assessore Claudia Terzi, dell’Amministrazione provinciale di Como e dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dei rappresentanti sindacali, costituisce un tassello indispensabile nel percorso virtuoso di realizzazione di un’opera pubblica strategica per il territorio comasco, Lombardo e nazionale - ha concluso Nicola Molteni, Sottosegretario di Stato all’Interno - La variante della Tremezzina, opera attesa e desiderata dal territorio, configura un investimento fondamentale per lo sviluppo economico e turistico della comunità lariana e la sottoscrizione del patto per la legalità uno strumento essenziale per monitorare, vigilare e mantenere sempre alta la guardia e massima l’allerta nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Ringrazio il Prefetto di Como per aver concepito e fortemente voluto questo protocollo e i rappresentanti delle forze dell’ordine - presenti oggi alla sottoscrizione del patto - per la costante, quotidiana, silenziosa ma tangibile azione di prevenzione e controllo del territorio, contro ogni forma di crimine e malaffare”.

La posizione dei sindacati

Il documento prevede una particolare attenzione nel monitoraggio e nel tracciamento dei flussi della manodopera, argomento fondamentale per i sindacalisti firmatari. Infatti, in Prefettura si è costituito il “Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera”, cui fanno parte Ispettorato del lavoro, i sindacati edili e i rappresentanti del soggetto aggiudicatario. Il gruppo di lavoro verrà informato anche delle violazioni contestate in merito alla sicurezza dei lavoratori e criticità riguardanti l’impiego della manodopera nel cantiere.

A questo proposito, il referente dovrà trasmettere ogni settimana alla Cassa edile di mutualità e assistenza delle province di Como e Lecco, e all’Ispettorato del Lavoro, uno stralcio del “settimanale del cantiere” che contenga l’indicazione delle imprese e i nominativi dei dipendenti impegnati nella settimana di riferimento con le relative qualifiche professionali. I dati devono comprendere anche i titolari di partite Iva senza dipendenti e le eventuali variazioni rispetto a dati già inseriti.

Per i segretari Riccardo Cutaia di Feneal Uil, Roberto Turri di Filca Cisl e Luca Vaccaro di Fillea Cgil, si tratta di “un importante traguardo raggiunto che rende il contratto nazionale dell’edilizia, nonché gli enti paritetici che ne derivano, i protagonisti: perché dove c’è regolarità contrattuale, c’è più trasparenza, c’è più sicurezza e più legalità.”

Soddisfatte di questo primo passo, le tre federazioni territoriali hanno già invitato Anas, impresa aggiudicataria e Ance “a individuare un percorso condiviso e costruttivo, di profilo operativo e decisionale, per fare tutto il possibile per rendere il cantiere sicuro e realizzare con efficacia, anche in questo cantiere, le buone prassi già attuate nelle altre grandi opere lombarde.”

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