L'iniziativa

Sport, inclusione e tifo positivo: successo per l'incontro di Aspem con la Briantea a il Bulgaro

"È importante trovare realtà che riconoscono e valorizzano lo sport come strumento educativo, aggregativo e di crescita"

Sport, inclusione e tifo positivo: successo per l'incontro di Aspem con la Briantea a il Bulgaro
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Ieri, martedì 16 gennaio, nella Sala Consiliare del Comune di Bulgarograsso, si è parlato di sport, inclusione e tifo positivo insieme alla Briantea84. A organizzare la serata ASPEm, ONG di Cantù, responsabile delle attività svolte sul territorio comasco per il progetto “Odiare non è uno sport 2”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato in 7 regioni italiane.

"La collaborazione con la Fcd Bulgaro Academy e il supporto del Comune di Bulgarograsso hanno permesso di organizzare con successo questa prima serata, a cui ne seguiranno altre. È importante trovare realtà che riconoscono e valorizzano lo sport come strumento educativo, aggregativo e di crescita - ha detto Camilla Novara, moderatrice della serata e responsabile delle attività sul territorio di ASPEm - Lo scopo è quello di promuovere la cultura della sportività e i valori positivi dello sport, per contrastare e prevenire atteggiamenti e comportamenti d’odio, e per questo abbiamo coinvolto in queste iniziative l’ASD Briantea84, società sportiva paralimpica lombarda che promuove l’educazione allo sport per tutti, inclusivo e senza barriere".

L'incontro

All’incontro hanno partecipato allenatori, dirigenti, atleti, personale educativo e genitori: un’occasione per confrontarsi sulle strategie per educare i giovani a contrastare il linguaggio d’odio e promuovere la cultura della sportività e dell’inclusività.

Per l’ASD Briantea84 sono intervenuti Francesco Santorelli, play di UnipolSai Briantea84, squadra di Serie A di basket in carrozzina, e Simone Rabuffetti, responsabile dell’ufficio stampa. La loro esperienza all’interno della società sportiva racconta l’impegno continuo nella promozione e nell’educazione allo sport e al tifo positivo. Un tifo che non aggredisce ma che riconosce il valore dell’avversario, che rispetta gli individui e contrasta ogni forma di violenza verbale e fisica.

Con l’intervento di Alessandro Crisafulli, responsabile della comunicazione di FCD Bulgaro, l’attenzione è stata posta anche sul ruolo dei genitori, essenziali per contribuire a educare i giovani al contrasto dei discorsi e degli atteggiamenti d’odio e alla promozione dei valori positivi dello sport.

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