Stop all’immondizia domestica abbandonata ovunque a Bulgarograsso: arrivano i cestini pubblici col microchip.
Cestini pubblici controllati
Col nuovo appalto rifiuti saranno intensificati i controlli per garantire maggior decoro cittadino, grazie anche al tracciamento digitale, che permetterà di creare una mappa dei punti di raccolta. “Dal primo ottobre è entrato in vigore il rinnovato servizio – precisa il sindaco Fabio Chindamo – L’aspettativa è di vedere un netto miglioramento della pulizia degli spazi. I chip permetteranno di monitorare lo svuotamento dei cestini (una settantina, Ndr). Troppo spesso i cittadini gettano lì i rifiuti domestici”. E si sa: rifiuto chiama rifiuto. Con relativa scarsità di igiene e di decoro.
Sanzioni per gli incivili
“Col monitoraggio dimostreremo che non si è mai trattato di una cattiva gestione ma di un cattivo utilizzo del cestino stesso”. In soldoni, il chip comunicherà tempestivamente quali sono quei punti raccolta più utilizzati, ovvero quelli che necessitano di essere svuotati un numero maggiore di volte. “Dal canto nostro, quindi, andremo ad agire aumentando i controlli: nel nuovo appalto c’è la possibilità di installare delle fototrappole”. Risultato: sanzioni recapitate agli eventuali trasgressori. “C’è poi un altro aspetto – prosegue il primo cittadino – L’obiettivo è passare dal 76% di differenziata al 95%: numeri ragionevoli. Cambierà anche la gestione della piattaforma ecologica, che passerà ad “Econord”. Ci sarà un miglioramento con un operatore in più il giovedì, quando ci sono le aziende, e il sabato. Più qualità anche per la pulizia meccanica delle strade”.
Novità future anche per la raccolta porta a porta
Per la raccolta porta a porta bisognerà attendere il nuovo anno. “Plastica e lattine andranno insieme e, col cartone, la raccolta sarà settimanale – aggiunge il vicesindaco Pierino Clerici – L’indifferenziata, invece, diventerà quindicinale: questo costringerà i bulgaresi a ottimizzare la separazione dei rifiuti. Infine, ogni sacco sarà dotato di codice a barre legato all’utenza Tari per renderlo rintracciabile”.