L'iniziativa

Stop al massacro a Gaza: striscione contro la guerra a San Paolo

E' stato affisso su decisione della commissione Cultura della Comunità pastorale

Stop al massacro a Gaza: striscione contro la guerra a San Paolo
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"Il silenzio è complicità. Cessi la barbarie della guerra". E' la frase che campeggia sullo striscione appeso sul muro di fronte alla basilica di San Paolo a Cantù. Il richiamo è alle parole espresse da Leone XVI nel suo invito alla cessazione del massacro a Gaza.

Le motivazioni

"Nell’ultimo incontro della commissione Cultura di lunedì 21 luglio si è discusso in modo approfondito sulla situazione di Gaza, alla luce del messaggio di Papa Leone XIV del giorno precedente - hanno fatto sapere dalla Comunità pastorale San Vincenzo - Si ritiene che la nostra Comunità pastorale non possa esimersi dal far sentire la propria voce per richiamare i fedeli ai valori evangelici e più in generale tutti i cittadini, credenti e non, ai valori universalmente condivisi".

La decisione

Il comunicato è quindi proseguito: "Tra le iniziative da mettere in atto si propone di esporre uno striscione sul muraglione di sostegno del sagrato di San Paolo, prospiciente la piazza Garibaldi. Si è convenuto che questo strumento genera l’immediata acquisizione della riflessione che si vuole trasmettere. Due sono i contenuti che caratterizzano il messaggio: l’esortazione del Papa, "Cessi la barbarie della guerra". E la denuncia dell’indifferenza di fronte a quello che sta succedendo: "Il silenzio è complicità". Per rafforzare anche visivamente la comunicazione, sono state inserite due immagini significative: la moltitudine di persone che si accalcano paurosamente nella speranza di avere un po’ di cibo per sopravvivere, e che in troppi trovano la morte; la mano insanguinata che interpella più da vicino il nostro atteggiamento troppo spesso indifferente e che trova la giustificazione nell’impotenza di intervenire significativamente come singoli e come comunità. Il colore nero di fondo vuole rappresentare il buio che l’umanità vive in questo periodo storico. Il logo della commissione Cultura testimonia la partecipazione della Chiesa locale".

Per non dimenticare i conflitti nel mondo

Da ultimo, nel comunicato si legge: "Si è chiesto in particolare di non dimenticare gli altri conflitti sparsi nel mondo e comunque di pregare ritenendo la preghiera cristiana per la pace un'"arma" potentissima e particolare della nostra fede. Sarà bene pertanto pregare con questa intenzione nelle circostanze della celebrazione dell'Eucaristia. Nello striscione si è chiesto di evidenziare in particolare le parole di Papa Leone che sono assolutamente condivisibili e che facciamo nostre. Infine nessun intento di polemica o di presa di posizione; si vuole soltanto sensibilizzare ai valori cristiani di pace, giustizia e rispetto della dignità umana di tutti. Con questo spirito e queste considerazione è stata accolta la proposta, che è stata condivisa da parte della quasi totalità dei consiglieri, ritenendo giusto far sentire anche la voce della comunità cristiana con l'intento di far riflettere tutte le coscienze nel rispetto della verità dei fatti".

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