Tensioni politiche in Sud Sudan: volontaria costretta a fuggire

E' una Piccola apostola della carità: è a Juba dal 2010

Sono ben otto i collaboratori che hanno lasciato il Paese africano

Gisella Barezzani, 55 anni, è una Piccola apostola della Carità originaria di Parravicino d'Erba. E' rientrata lo scorso 27 marzo da Juba con Ovci, nel Sud Sudan. Le tensioni politiche, che si teme possano portare allo scoppio di una guerra civile, si sono acuite negli ultimi giorni e hanno organizzato a scopo preventivo il rientro in Italia otto collaboratori e volontari dell’Organismo di volontariato per la cooperazione internazionale de La nostra Famiglia di Ponte Lambro.

Responsabile logistica del centro per bimbi disabili

L'erbese è responsabile logistica di "Usratuna", il Centro creato da Ovci quarant’anni fa dedicato a servizi di cura, prevenzione e riabilitazione per bambini con disabilità e le loro mamme. Significa proprio "La Nostra famiglia" in arabo.

Violenza estesa in diverse aree del Sud Sudan

Non è la prima volta che la donna si trova in una situazione d’emergenza a causa dell’instabilità politica del Paese africano. Era già successo nel 2013 e una seconda volta nel 2016. Anche allora era stata costretta a fare ritorno in Italia:

"Allora il pericolo era lontano da Juba. Negli ultimi giorni, invece, la violenza si è progressivamente estesa anche ad altre aree del Paese, avvicinandosi sempre di più alla capitale. Per evitare situazioni di rischio abbiamo deciso di fare rientro in Italia, prima che ci fosse preclusa qualsiasi possibilità di lasciare la città".

Tutta l'intervista sul Giornale di Erba da sabato 5 aprile 2025 in edicola
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