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autorita', alpini e cittadini
Grande festa a Bellagio per ricordare il Beato Teresio Olivelli
Le celebrazioni, durate una decina di giorni, si sono concluse domenica 19 gennaio con la processione e la santa messa in basilica.
La Comunità Pastorale "Beato Teresio Olivelli" in festa per ricordare proprio l'Alpino martire da cui prende il nome, nato a Bellagio nel 1916.
Celebrazioni con autorità, Alpini a tanti cittadini
Iniziate il 7 gennaio con il ricordo della nascita di Teresio Olivelli, le celebrazioni in occasione dell'80° anniversario della morte del Beato si sono concluse ieri (domenica 19 gennaio 2025) con una processione e la santa messa presieduta da Monsignor Flavio Feroldi, arciprete della Cattedrale di Como.
Il corteo è partito dalla chiesa di San Giorgio, vicino al Municipio, per giungere nella basilica di San Giacomo. Ad aprire la processione il Corpo musicale di Rovenna. Presenti numerosi gruppi Alpini e sodalizi, come l'Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra di Lecco, nonché le autorità civili e militari di Bellagio e di Oliveto Lario. La Comunità Pastorale dedicata al Beato, infatti, racchiude la parrocchia di San Giovanni (in cui da quest'anno sono confluite le tre parrocchie di Bellagio) e quella dei Santi Nazaro e Celso di Vassena (frazione di Oliveto Lario).
Giunto in piazza della Chiesa, il corteo si è fermato per un momento di raccoglimento al fine di onorare il Beato Teresio Olivelli davanti alla casa in cui nacque.
A seguire la santa messa, animata dai cori Don Aldo Pini e dalla Corale Bilacus. Durante la celebrazione sono state posate due reliquie: una della parrocchia di Bellagio, con la medaglia miracolosa portata da Teresio, e una stella alpina che contiene diverse reliquie alpine tra cui anche una di Teresio. Il parroco di Bellagio don Simone Tiraboschi ha rimarcato la solennità della giornata di conclusione delle celebrazioni che, come ormai da tradizione, onora "questa figura straordinaria". "Vogliamo affidare al Beato Teresio ogni preghiera nel nostro cuore, soprattutto per gli anziani e i bambini".
Bambini che, insieme alle loro famiglie, sono stati invitati da Monsignor Feroldi a "pregare davanti alla statuetta di Gesù bambino". "Smontate i presepi nelle vostre case, ma conservate Gesù bambino affinché possiate dire ogni sera un Padre Nostro in occasione di questo Anno Giubilare - ha affermato durante l'omelia - Tra i colori del Giubileo di quest'anno il verde, come quello delle divise degli Alpini, che significa speranza, e il motto è proprio pellegrini di speranza: ricordiamolo ogni giorno".
