Tesori Nascosti a Erba, un pomeriggio nell'edificio religioso di via Primo Maggio
Alla scoperta della chiesa di Sant'Ambrogio piccolo gioiello della frazione di Arcellasco
Continua la rassegna Tesori Nascosti, un evento al mese, organizzato dal consigliere comunale di Erba Luisella Ciceri insieme alle associazioni e ai gruppi della città
Alla scoperta dell'oratorio di Sant'Ambrogio di Bindella
L'appuntamento con la cultura è per domenica 8 gennaio alle 16.
Protagonista del pomeriggio sarà il coro della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Arcellasco. Lo storico Giorgio Mauri guiderà il pubblico nella storia del luogo.
Dopo l'oratorio dei Magi di Carpesino e la chiesa di San Giorgio di Crevenna il viaggio organizzato su iniziativa del consigliere comunale Ciceri arriva anche nella frazione di Arcellasco.
"L'origine della chiesetta è molto antica, probabilmente anteriore al XV secolo - si legge nell'archivio del comune di Erba - Fino al 1517 circa fungeva da chiesa parrocchiale, poi fu unita alla parrocchia di Brugora (Arcellasco). L'antichità viene documentata sia per la dedicazione al vescovo Sant'Ambrogio ma anche per la sua posizione elevata in un territorio che conserva un toponimo prettamente longobardo, usato per indicare una striscia di terreno particolarmente lungo e stretto. La chiesetta, con un'unica navata a pianta rettangolare, racchiude diverse testimonianze visive come le due differenti monofore: una, a più alta quota di epoca romanica, la seconda ad un livello inferiore, di tipologia gotica. All'interno rimangono tracce d'interessanti affreschi quattro-cinquecenteschi dove risalta una bella figura di San Michele arcangelo. Nel presbiterio, sull'altare, è collocata una grande pala, costituita da un dipinto su tela e da una scenografica incorniciatura in legno scolpito. Va segnalato che alla sommità di tale struttura intagliata campeggia la statua a tutto tondo del titolare della chiesetta. Il dipinto su tela raffigura, in posizione centrale, la Madonna assisa su un cumulo di nuvole, con in braccio il piccolo Gesù: due angioletti librati in volo, reggono sopra il capo della Vergine una corona. Ai piedi di Maria sta inginocchiato S. Ambrogio, in atto di devota umiltà, a terra sono deposti la mitria, il pastorale e lo staffile. La pala d'altare è una notevole creazione dei primi anni del 1600 e colpisce per la delicata e raffinata armoniosità. Tra le testimonianze artistiche una particolare attenzione verrà riservata al paliotto d'altare in scagliola proveniente dalle sapienti mani di maestranze intelvesi e realizzato nel 1741".