Tornano in Cambogia dopo l’adozione di 17 anni fa
"Abbiamo deciso di intraprendere insieme questo viaggio, è stata un’esperienza molto intensa e naturale", ha detto Mazzoleni
Riabbracciare il proprio paese d’origine dopo averlo lasciato, 17 anni fa, per arrivare in Italia.
Tra novembre e dicembre, l’associazione «A Smile for Cambodia onlus» di Mariano Comsnese, ha portato avanti la missione annuale a Domnak Chamboak, al Centro diurno nella provincia di Kep in Cambogia, ma insieme al presidente, Franco Farao, c’erano due volontari speciali: Grazia Mazzoleni e suo figlio Seila Longhi, che sono tornati per la prima volta dopo l’adozione di Seila, oggi 19enne.
Il viaggio di Grazia e Seila
Racconta la mamma:
"Aveva 20 mesi quando lo abbiamo adottato, insieme abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio di ritorno in età più matura. Lui è cresciuto con una cultura completamente italiana e non aveva nessun ricordo della Cambogia, le sue origini però sono cambogiane e pensavamo fosse giusto che conoscesse questa terra".
Ecco perché il 15 novembre anche Grazia e Seila, che vivono a Galbiate (provincia di Lecco), hanno intrapreso il viaggio.
Mamma e figlio hanno seguito Farao al Centro (gestito dall’associazione e attraverso cui tanti bambini hanno la possibilità di ricevere un supporto educativo a integrazione di quello statale), hanno svolto delle attività come volontari e sono stati presenti nelle home visits alle case dei bimbi.
"Abbiamo visto le situazioni in cui vivono le famiglie più povere, notando però il rispetto e la bellissima solarità dei bambini, sempre molto rispettosi anche nel prendere i regali che avevamo portato. Io e Seila abbiamo poi visitato anche la parte culturale e le sue bellezze, in modo da conoscere tutti gli aspetti del Paese".
A inizio dicembre il rientro in Italia. Prosegue Grazia:
"Ero molto curiosa di vedere la reazione di mio figlio una volta arrivati in Cambogia, devo dire che è stata un'esperienza molto intensa e l’ha vissuta in maniera completamente naturale".
La storia di Seila
La scelta di adottare, per Grazia e il marito, è arrivata già in giovane età:
"Avevamo poco più di 30 anni, siamo dei genitori adottivi giovani e in linea con l'età di mamme e papà biologici. Prima di fare questo passo avevamo già avuto esperienza con l'affido temporaneo, è un percorso che per certi versi è più duro, ma ti prepara poi all'adozione. Per noi è stata una scelta spontanea. Qualche tempo dopo l’adozione abbiamo conosciuto Franco, insieme ad altri genitori adottivi. Quando è possibile diamo una mano alla sua associazione come volontari".
Oggi Seila, che tradotto in italiano significa «roccia», dopo aver conseguito la maturità al liceo artistico, sta muovendo i primi passi nel mondo del lavoro, come grafico all'interno di un'azienda.