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Treni, la richiesta di un genitore: “Si mettano bus sostituivi per sopperire ai continui disagi!”

L'appello di un genitore che quotidianamente porta il figlio alla stazione di Anzano per prendere la linea Como-Lecco

Treni, la richiesta di un genitore: “Si mettano bus sostituivi per sopperire ai continui disagi!”

«Paghiamo l’abbonamento del treno ma ogni giorno c’è un disagio: si aggiungano bus sostitutivi per dare il servizio a studenti e lavoratori!». Questo l’appello di Pier Angelo Arnoldi, residente a Lurago ma che quotidianamente accompagna il figlio adolescente alla stazione ferroviaria di Anzano per prendere il treno e raggiungere la scuola superiore a Como.

“Troppi disagi: eppure paghiamo l’abbonamento!”

«Questa settimana, solo da lunedì a giovedì, ci sono stati disagi praticamente ogni giorno – spiega – Martedì, il treno delle 7.03 in arrivo alla stazione di Anzano in direzione Como non si è fermato ma è proseguito per altri 200 metri, mettendoci poi 15 minuti per invertire la rotta, tornare in stazione e raccogliere gli allibiti utenti. Mercoledì il treno delle 13.45 in partenza da Como-Camerlata in direzione Lecco è stato soppresso fino a Cantù. Giovedì mattina è stato dato avviso che il treno delle 7.03 da Anzano a Como sarebbe arrivato fino a Cantù… E i genitori a correre. Pensare che paghiamo l’abbonamento mensile che costa 42 euro! Fino all’anno scorso, in caso di disagi, si riceveva un rimborso “a scalare”, ma è stato tolto. Ora si deve fare una procedura che farebbe passare la voglia a chiunque. Capisco i disagi in caso di maltempo, danni alla rete… Ma non quotidianamente».

Ritardi e disagi che si ripercuotono sull’orario scolastico. «Spesso a causa del treno si finisce per entrare in ritardo: i docenti lo hanno fatto presente a noi genitori in consiglio di classe – aggiunge – Ma noi cosa possiamo fare? Il servizio non è affidabile e non si possono prendere permessi tutti i giorni dal lavoro per recuperare i figli che si ritrovano senza treno, o a dover scendere a Cantù, o a chiamare dal treno, dove peraltro la linea è scarsissima, per avvisare che c’è qualche problema. Con le Olimpiadi in vista si parla tanto di efficientare i servizi per il turismo: si inizi a pensare ai pendolari studenti e lavoratori che usano i mezzi quotidianamente».

La richiesta del genitore del pendolare è dunque di attivare dei bus sostitutivi, dati i disagi sempre più frequenti alle corse dei treni. «A livello di numero di corse e orari, devo dire che una all’ora può essere sufficiente e tutto sommato sono stati studiati per lavoratori e studenti – ancora Arnoldi – Ma vorrei chiedere che si mettano almeno dei bus sostitutivi, in caso di problemi: non si può dire lasciare un utente a metà tratta, si deve almeno prevedere una soluzione alternativa. Questi guasti sono troppo frequenti ed è un problema che abbiamo in numerosi genitori: certamente non possiamo ritrovarci sempre a tappare buchi o correre per sostituire un servizio che paghiamo. Fortunatamente c’è una “rete di sostegno” con genitori di compagni di classe, ci si aiuta… Ma non può essere questa la soluzione».