Tutti i Paredi a raccolta per ricordare il loro avo: San Miro Paredi
I discendenti di chi viveva a Second'Alpe hanno organizzato il tradizionale raduno alla cappelletta.
Quest'anno hanno preso parte quasi cento familiari
L'appuntamento è sempre la prima domenica di settembre
Fino alla prima metà del Novecento il nucleo di Second’Alpe a Canzo era abitato da quattro famiglie della stirpe dei Paredi. Un luogo che aveva dato i natali a San Miro Paredi, il santo dell’acqua molto venerato dai cittadini. L’ultimo a lasciare l’Alpe era stato Florindo, nel 1956.
Da allora, quei luoghi, passati nelle mani dell’Azienda di Stato per le Foreste demaniali vennero riservati alla creazione del primo nucleo della Foresta dei Corni di Canzo. Dell’insediamento abitativo originario non rimasero che ruderi: Cà da San Mir e Cà Martina. E proprio sui resti di quest'ultima nel 1986 è stata realizzata una cappelletta dedicata al santo, per volontà dei discendenti dei "Paredi del Second'Alpe". Da allora ogni prima domenica di settembre si celebra una messa.
Una tradizione che si vuole tramandare alle nuove generazioni
A ridare linfa alla tradizione e a cercare di tramandare questo legame alle nuove generazioni sono i giovani. In particolare i cugini Marco, Andrea, Antonio e Luca. Lo scorso 1° settembre a Second’Alpe i presenti erano poco meno di cento:
"Vogliamo che questa consuetudine venga mantenuta e ogni anno cerchiamo di chiamare a raccolta nuovi familiari. Si tratta di una delle poche tradizioni di cui ancora oggi possiamo essere fieri e orgogliosi: i nostri genitori, nonni e zii ce l’hanno trasmessa con tanto amore", racconta Marco.