L'evento speciale

Tutto esaurito per l’inaugurazione del nuovo anno accademico con Beppe Severgnini

Il noto giornalista e scrittore ha tenuto un'applauditissima lectio magistralis sull'arte di invecchiare con filosofia.

Tutto esaurito per l’inaugurazione del nuovo anno accademico con Beppe Severgnini

Tutto esaurito, al Medioevo, per l’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università degli adulti: lectio magistralis del giornalista Beppe Severgnini, applauditissima dalle più di 300 persone presenti.

L’inaugurazione

Per l’Università degli adulti, presieduta da Maria Rita Livio, si tratta della ventunesima annata accademica. Aperta nel pomeriggio di venerdì con la prima lezione, tenuta dalla docente Renata Marini. Subito una partecipazione notevole: 365 discenti, necessario utilizzare non solo l’auditorium ma anche la sala al piano terra.

Gli iscritti

Il trend delle iscrizioni è da record. Come spiega la presidente, infatti, “già registrati 592 iscritti alla nuova annata accademica, ma sappiamo che alcuni interessati a partecipare sono in vacanza, quindi prevediamo di arrivare a 650 iscrizioni”. Maria Rita Livio ha messo in evidenza l’importanza dell’opportunità di frequentare. “Insieme possiamo fare tante cose belle, utili, che ci fanno piacere. Sottolineo due cose che diceva Rita Levi Montalcini: Ognuno di noi si caratterizza per la propria mente e il nostro cervello è da nutrire tutti i giorni, possibilmente. Poi, nella vita è importante non aggiungere giorni alla vita ma vita ai giorni”.

Il saluto del prefetto

Domenica 5 ottobre, alle 17, l’inaugurazione del ventunesimo anno accademico. Tra gli ospiti, insieme a parecchi amministratori comunali del territorio, il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli: “E’ un piacere essere qua. Tornare a Olgiate Comasco è sempre un motivo di soddisfazione, è un territorio cui sono molto legato emotivamente e affettivamente. In Comune ho passato dei bei periodi. Ventun’anni di Università degli adulti: significa costanza nel portare avanti questa bellissima iniziativa. Grazie e complimenti alla professoressa Livio, a tutto il Consiglio direttivo, a tutti i volontari e coloro che stanno intorno a questa realtà, i docenti e gli esperti. E’ una di quelle eccellenze del panorama formativo non solo per gli adulti. La funzione culturale, suscitare curiosità intellettuale, è l’aspetto più importante, perché viviamo un’epoca segnata dall’indifferenza, dal disinteresse e dalla disaffezione nella peggiore delle ipotesi. E anche quando si cerca di interessarci siamo circondati dalle fake news e dalle fast news: non abbiamo mai tempo di approfondire”.

Lectio magistralis travolgente di Beppe Severgnini

Il momento più atteso, la lectio magistralis di Beppe Severgnini. Già dall’incipit con ironia sul pessimo esito – per l’Inter e per ogni interista come il popolare giornalista – dell’ultima finale di Champions League, ricordando come il prefetto di Como sia di fede juventina e non abbia mancato di ricordare il 5 a 0 a favore del Paris St Germain. E poi, una dopo l’altra, le riflessioni sulla terza età, sui boomer, sulla possibilità di essere ancora generativi di incontri, dialoghi, confronti e, come nel caso dell’Università degli adulti, di non rinunciare al ruolo di cittadini attivi.

L’importanza delle idee e del dialogo

Come fare a essere socialmente attivi? “Per avere belle idee, mescolati. Stai con gli altri e stai insieme. Ho molto apprezzato che qui evitate le lezioni on-line. L’università, non solo quella degli adulti, ha senso se si sta insieme”.  Poi, il suggerimento, inclusivo tra la risorsa che sono gli anziani e le necessità delle nuove generazioni: “C’è una bellissima espressione argentina: “Che provino a rubarmi quello che ho già ballato”. Quello che abbiamo già ballato non ce lo ruba nessuno. Rispetto ai ragazzi, davanti a un futuro davvero ansiogeno – ho quasi 69 anni, un periodo così non me lo ricordo – bisogna aiutarli in tutti i modi possibile”. Finale in coda, con centinaia di persone in attesa di un autografo e una dedica da parte di Beppe Severgnini, nell’occasione aiutato dal vicesindaco di Villa Guardia e consigliere provinciale Valerio Perroni con timbro in mano per imprimere un disegno dello stesso giornalista.