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Uilpa al Bassone di Como, il segretario: "Bisogna garantire i diritti degli agenti"

La sigla sindacale ha ribadito ancora una volta la carenza d’organico in ruoli chiave quali quello dei sovrintendenti e degli ispettori.

Uilpa al Bassone di Como, il segretario: "Bisogna garantire i diritti degli agenti"
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La delegazione regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, composta dal Segretario Generale Regionale Aloise, dai segretari regionali Giacovazzi e Gervasi, assieme alla presenza del segretario generale Uil del Lario Salvatore Monteduro, ha fatto visita oggi, sabato 3 settembre 2022, alla Circondariale di Como per incontrare gli agenti della Penitenziaria ed ascoltare i problemi che il carcere del Bassone ormai vanta da qualche tempo.

Uilpa al Bassone di Como, il segretario: "Bisogna garantire i diritti degli agenti"

"La visita, che è stata coordinata con quella del deputato Alessio Butti, ha posto al centro temi cari alla società civile allorché si parli di mondo del lavoro in termini generale, temi dimenticati o bistrattati quando invece vengono calati nella realtà penitenziaria e se ne pretende l’effettività anche per i lavoratori in divisa - ha spiegato il segretario territoriale Uilpa Dario Esposito - Diritto al recupero psicofisico, elevato numero di aggressioni, importante carenza d’organico in ruoli chiave quali quello dei sovrintendenti e degli ispettori, mancanza di supporto adeguato agli agenti (proprio per la carenza di sottufficiali) nella gestione degli eventi critici, necessità di rivedere e modificare l’organizzazione del lavoro".

"Questi ed altri temi sono stati affrontati dalla delegazione Uilpa Polizia Penitenziaria regionale e locale e dall’Onorevole Butti, dapprima in un confronto franco ed aperto con i colleghi e successivamente con il direttore Rinaldi - prosegue Esposito - La Uilpa Polizia Penitenziaria rivendica oggi, così come in altre occasioni, il proprio ruolo di sigla sindacale a fianco del poliziotto penitenziario perché, questo è importante ribadirlo, è una contraddizione in termini che la legge dello Stato – che tutela la fruizione del recupero psicofisico-
non trovi piena applicazione proprio in uno dei luoghi simbolo dello Stato ancorché periferia dello stesso".

"Questo si rivendica: che il lavoratore in divisa venga considerato, ancor prima che un servitore dello Stato, un dipendente cui spettano dei diritti, un cittadino cui la Costituzione e la legge di settore riconosce delle prerogative, lavorare al servizio della cittadinanza non può più essere considerata una colpa da far scontare a discapito dei più elementari diritti - conclude il segretario - Su questo tema, sulla necessità di protocolli operativi d’intervento, sulla carenza d’organico in ruoli chiave quale quello degli ispettori e sovrintendenti, sulla necessità di assistere nel migliore dei modi i poliziotti penitenziari durante gli eventi critici, sull’importanza di costruire sicurezza partendo dal garantire dignità a chi per la sicurezza lavora, la Uilpa Polizia Penitenziaria sarà sempre presente".

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