I controlli

Umido e rifiuti di casa nei cestini pubblici, Oleari: "Fototrappole e multe agli incivili"

L’assessore all’Ambiente promette battaglia e, nel frattempo, affigge avvisi per sensibilizzare i cittadini.

Umido e rifiuti di casa nei cestini pubblici, Oleari: "Fototrappole e multe agli incivili"
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Fototrappole e multe, a Guanzate, fino a 200 euro per chi utilizza i cestini pubblici impropriamente.
La misura, evidentemente, è colma e l’assessore all’Ambiente Maurizio Oleari ha deciso di passare all’azione. Troppo spesso, infatti, gli appositi cestini, pensati per raccogliere piccoli rifiuti, vengono usati dai cittadini come si preferisce.

Pungo duro sui rifiuti

"Ci si trova di tutto, dall’immondizia domestica all’umido, con le conseguenti problematiche - chiarisce da subito l’assessore - Fino a ora abbiamo cercato di soprassedere anche per via delle problematiche della piattaforma ecologica ma è venuto il momento di dire basta". Oleari fa riferimento alla lunga chiusura dell’ecocentro, perché fuori norma. Un disagio rientrato poco più di un mese fa. "La questione che ci troviamo ad affrontare è comunque differente - prosegue - Non abbiamo, in ogni caso, voluto pesare sui guanzatesi. Questo, però, non significa che è possibile comportarsi incivilmente". L’Amministrazione comunale intende quindi muoversi su due fronti distinti: il primo è quello della repressione, mentre il seconde è relativo alla sensibilizzazione.

Le zone più problematiche

"Via Mazza, via XX Settembre, via Landriani, piazzale Don Gamberi e piazza Partigiani sono le aree del paese più colpite. L’idea è quella di dotarsi di fototrappole per individuare chi conferisce in maniera errata e procedere, successivamente, con le sanzioni". C’è poi l’aspetto educativo, da non sottovalutare. «Ho fatto realizzare degli avvisi ben chiari su cosa è possibile gettare nei cestini della spazzatura e alcuni sono stati già collocati». Di pari passo, Oleari si sta muovendo in prima persona. "Capita anche che i bidoni vengano posizionati fuori dalle abitazioni sin dalla mattina del giorno antecedente al ritiro: non va bene. Si tratta di una questione di decoro. Così come vengono lasciati, per giorni, all’esterno, dopo che il rifiuto è stato ritirato. Mi è capitato di farlo presente citofonando ai vari nuclei famigliari".

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