L'intervista

Un cancello creato con i telai delle bici

L’originale opera è stata realizzata da Garth Kennedy, 70 anni, originario della Nuova Zelanda

Un cancello creato con i telai delle bici
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Ha realizzato il cancello di casa utilizzando i telai di vecchie biciclette. Ma è solo una delle opere che ha modellato applicando le sue qualità artistiche a legno e ferro.

Garth Kennedy è nato in Nuova Zelanda e ha 70 anni. E’ arrivato in Italia 22 anni fa, dopo aver conosciuto Franca, la donna che sarebbe diventata sua moglie, in Grecia, dove per molti anni ha lavorato come skipper.

"Sono figlio di artisti - ha raccontato - Mia madre è stata una pittrice mentre mio padre era uno scultore e lavorava il bronzo. Da lui ho preso l'idea di creare oggetti, anche perché da piccolo ero sempre nel suo laboratorio".

Quando ha iniziato a dar vita a queste opere così originali?

"Nel momento in cui sono arrivato in Italia, ho allestito il mio laboratorio. E’ qui che ho iniziato a creare oggetti in metallo e in legno".

Quale corrente artistica predilige nel momento in cui pensa alle opere che vuole creare?

"Devo dire che i soggetti sono i più vari. Però nel momento in cui ho iniziato a dedicarmi a quest’arte, mi sono avvicinato in primo luogo alla scultura astratta. Da qui poi è arrivato il passo successivo, ossia l’esplorazione di molteplici aspetti dell’arte scultorea astratta meccanica, della quale il cancello che ho realizzato ne rappresenta un esempio significativo".

Veniamo proprio a quest’opera. Come l’ha pensata?

"Per diversi anni ho raccolto tra amici e conoscenti telai di biciclette che non usavano più. Solitamente raccolgo oggetti e materiali in prospettiva, ossia con la consapevolezza che mi verranno sicuramente utili se non subito, successivamente".

Un cancello creato con i telai delle bici

Poi come ha proseguito?

"Il cancello di casa era in legno. Ho studiato lo spazio a disposizione in rapporto al numero di telati di bici da utilizzare, con il presupposto di conservare la fisionomia della due ruote".

L’assemblaggio come è avvenuto?

"Ho fatto un paio di disegni per avere un’idea di massima dell’opera completa. Poi ho iniziato e il progetto, devo dire, è andato avanti da solo, pur modificandolo strada facendo".

Ne ha mai visti altri realizzati così?

"Uno in nuova Zelanda, ma si sviluppava su una lunghezza di gran lunga maggiore rispetto a quello che ho realizzato io".

Il suo però ha una particolarità che lo rende ancora più affascinante...

"Il doorbell, il campanello, che si attiva grazie a un peso di 18 chili, che avevo messo da parte diversi anni fa con la certezza che lo avrei utilizzato in seguito".

Un cancello creato con i telai delle bici

Quanti telai di biciclette ha utilizzato per completare la sua opera?

"Tre biciclette solo per il campanello, mentre per tutto il cancello ne ho utilizzate una decina".

Quanto tempo ha impiegato?

"Circa due mesi per il door bell, qualcuno in più per completare il cancello".

Cosa pensa di realizzare in futuro?

"In passato ne ho realizzati di più piccoli, come la riproduzione dello Zeppelin per esempio. Sono visibili sul mio sito garthkennedy.com. La mia intenzione è quella per ora di continuare a lavorare con i telai delle biciclette, realizzando sempre opere di genere astratto. A questo proposito voglio aggiungere che la maggior parte del materiale che utilizzo per le mie opere è riciclato".

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