A Capiago

Un nuovo progetto per la Coop: sarà gestita da ragazzi con autismo?

L’idea nasce dall’Amministrazione comunale con la collaborazione di una realtà molto conosciuta sul territorio canturino

Un nuovo progetto per la Coop: sarà gestita da ragazzi con autismo?
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Il punto vendita della Coop di Capiago Intimiano potrebbe diventare un progetto unico nel suo genere sul territorio, non solo locale, ma anche nazionale. Il negozio è entrato a far parte di un’ipotesi di progetto che lo vede gestito, con i necessari affiancamenti, da ragazzi con autismo.

Una chiusura che ha creato problemi

La storia del punto vendita di via Umberto I è ormai nota a tutti: da marzo il negozio è stato ufficialmente chiuso perché ritenuto un costo troppo oneroso, rispetto agli effettivi guadagni, da parte di Coop Lombardia. Tuttavia, così facendo, la comunità di Capiago Intimiano è stata privata di un servizio che all’interno del paese, soprattutto per quella fascia di popolazione più anziana, risultava essere di grande utilità per degli acquisti a pochi metri da casa.

A quel punto l’Amministrazione ha deciso di tamponare in ogni modo l’assenza di tale servizio istituendo uno spesabus che, una volta a settimana, porta chi ne ha bisogno a fare la spesa nel negozio più vicino. Ma questa è una situazione che non può essere considerata come continuativa.

Per questo l’Amministrazione comunale si è mossa fin da subito per cercare alcuni possibili gestori del servizio per subentrare alla Coop, ma la risposta dell’azienda di grande distribuzione ha sempre negato questa possibilità. Così ci si è mossi su altri campi.

La nuova idea

"Nelle scorse settimane mi sono fatto promotore anche di diversi incontri con diverse realtà operanti nel settore del sociale e della disabilità - ha spiegato il sindaco Emanuele Cappelletti - Da questi incontri, promossi dalla nostra Amministrazione, ne è emerso un grande interessamento da parte di un ente del terzo settore, molto conosciuto in provincia di Como e leader nell’ambito dell’assistenza, aiuto, formazione ed inclusione, di persone con sindrome autistica. Nel ragionare, anche io sono stato letteralmente entusiasmato da questo meraviglioso progetto che ne potrebbe nascere, di un punto vendita alimentare, gestito interamente da ragazze e ragazzi autistici".

I vantaggi

Un progetto, questo, che andrebbe incontro alle esigenze del paese e dei suoi cittadini, ma anche alle esigenze dell’ente.

"Tapperebbe il buco lasciato dalla chiusura della Coop e allo stesso tempo darebbe seguito alle aspettative di formazione e inserimento lavorativo di questi ragazzi e ragazze, anche nello spirito di creare i presupposti di quel “Dopo di noi”, che promuove e incentiva i percorsi di autonomia e inclusione (sociale, abitativa e lavorativa) per persone con disabilità. Sarebbe un progetto straordinario ed entusiasmante, forse unico nel suo genere in tutta Italia, che vedrebbe in Coop Lombardia un partner di eccellenza. So che la Coop è sensibile al tema dell'inclusione e spero che questa nostra proposta venga accolta con il medesimo entusiasmo con cui l'abbiamo accolta anche noi", ha concluso il sindaco.

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