L'evento

Una gara di robotica per i piccoli della primaria

Protagonisti gli studenti della scuola Rodari, che hanno partecipato alle gare di robotica della First Lego League Challenge.

Una gara di robotica per i piccoli della primaria
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Erano i più piccoli in mezzo a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie e per raggiungere il robot in mezzo al tavolo dovevano mettersi sulle punte perché non ci arrivavano con l’altezza, ma tutto questo non ha intimorito gli alunni della scuola primaria «G. Rodari» di Capiago Intimiano, che hanno partecipato alle gare di robotica della First Lego League Challenge.

La manifestazione

«Il 18 febbraio e il 1° marzo, con undici bambini di classe quarta della scuola primaria di Intimiano e tre della scuola secondaria, sempre di Intimiano, affiancati da quattro ragazzi più grandi, abbiamo partecipato alle gare di robotica», spiega la maestra Angelita Ingrassia, che li ha accompagnati in questa avventura. I bambini fanno parte di due squadre extrascolastiche, con ragazzi di età, scuole e paesi diversi che hanno la passione per la scienza e la tecnologia. «Li ho preparati gratuitamente a casa mia, in un progetto extrascolastico che ha coinvolto ragazzi di età, scuole e paesi diversi che hanno la passione per la scienza e la tecnologia. Ci siamo preparati per la First Lego League Challenge, una competizione mondiale di robotica e scienza per ragazzi dai 9 ai 16 anni, organizzata in Italia dalla Scuola di Robotica di Genova. I nostri sono stati i più piccoli in gara – sempre la maestra - Il robot si è fermato in mezzo al campo, e una bimba si è messa sulle punte dei piedi per recuperarlo: erano talmente piccoli da non arrivare al tavolo, ma non si sono mai intimoriti».

Le sfide

Durante la competizione, le squadre si sfidano in tre ambiti: la programmazione di un robot per completare missioni su un campo di gara, la creazione di un progetto scientifico e tecnico su un problema reale, e l’applicazione dei Core Values, principi fondamentali come il lavoro di squadra, il rispetto e il fair play.

Un progetto inclusivo

L’esperienza è stata un grande successo per le due squadre, Scatemat e Allegribot e il loro lavoro è stato riconosciuto con tre premi: il premio per l’Eccellenza Ingegneristica, il premio per il Miglior Coach e il premio Stella Nascente, un riconoscimento speciale per le squadre emergenti che dimostrano grande potenziale e determinazione. «E’ stato bellissimo allenarli. Nella squadra ci sono anche bimbi con disabilità che hanno lavorato e collaborato meravigliosamente con i grandi e sembrava si conoscessero tutti da una vita. Hanno preparato la competizione nello spirito del divertimento», commenta Ingrassia. Per questa competizione i ragazzi si sono impegnati tutti, dai più grandi ai più piccoli: «Per loro è stata una sana competizione. Hanno imparato le regole di matematica che studieranno alle medie, perché per programmare hanno utilizzato formule matematiche complesse per loro», conclude la maestra. Gli 11 partecipanti sono quindi stati: Samira Campagna, Mohammed Chouikhi, Alessio Martone e Abdelilah Chouikhi sono i «grandi» che hanno dato una mano; Mattia Speziali, Ilary Bonaffino e Matteo Santin sono della secondaria; Cristel Dick Antony, Cecilia Minotti, Marina Pagano, Luca Toppi, Daniele Ferrara, Cecilia Osculati, Anastasia Pologna, Giona Cuomo, Gioele Cerrone e Mattia Gaffuri sono invece i piccoli della primaria.

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