L'inaugurazione

Una nuova residenza per gli studenti dell’Università dell’Insubria: inaugurato a Como il collegio Santa Teresa

Questa mattina il taglio del nastro con il rettore Angelo Tagliabue e il sindaco Alessandro Rapinese

Una nuova residenza per gli studenti dell’Università dell’Insubria: inaugurato a Como il collegio Santa Teresa
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Una nuova residenza per gli studenti dell’Università dell’Insubria a Como: il collegio Santa Teresa è stato inaugurato oggi, 18 settembre, con una cerimonia a cui hanno partecipato il magnifico rettore Angelo Tagliabue e il sindaco Alessandro Rapinese, il direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti, il direttore generale della Fondazione Università dell’Insubria Daniele Cassani, direttori di dipartimento, delegati del rettore, rappresentanti degli studenti e personale tecnico e amministrativo.

Lo stabile è di proprietà del Comune di Como, era chiuso dal 2013 e nel 2015 è stato concesso in comodato d’uso gratuito all’Università dell’Insubria, che ha investito quattrocentomila euro per riaprire la struttura. I lavori, a cura dall’Ufficio Tecnico di ateneo, sono stati eseguiti nel rispetto delle nuove normative che impongono l’adeguamento degli impianti e adottando una politica di risparmio energetico e contenimento dei consumi, in linea con gli obiettivi di efficientamento e sostenibilità dell’ateneo.

Il collegio, in piazza Santa Teresa 7, offre 36 posti letto con sistemazione in camere doppie. L’immobile, costituito da un corpo di fabbrica a forma di “elle”, si sviluppa su tre livelli, con una cucina comune, una sala studio e una zona relax al piano terra. I primi studenti arriveranno ad inizio ottobre, selezionati attraverso quattro bandi: il bando per alloggio del diritto allo studio, quello per eccellenza di merito, quello di foresteria a tariffa piena e quello per gli atleti dei collegi sportivi. Il collegio Santa Teresa e le altre residenze dell’ateneo a Varese e Como dal 2024 saranno gestiti dalla Fondazione Università dell’Insubria.

Il plauso del rettore Angelo Tagliabue

"Uno spazio come questo che inauguriamo oggi ha un respiro sociale importante non solo per gli studenti, è un gesto per andare incontro alla popolazione realizzando qualcosa che resti nel tempo. E per questo ringrazio in sindaco e la lungimiranza della sua amministrazione. E ringrazio il direttore generale Marco Cavallotti e lo staff tecnico di ateneo per questo risultato, che raddoppia l’offerta di posti letto a Como e migliora la qualità dei servizi agli studenti, che è sempre da nostra priorità".

Il commento del sindaco Rapinese

"Como vuole essere, con sempre più determinazione, una Città universitaria – afferma il sindaco Alessandro Rapinese – e quello odierno è un ulteriore passo nella giusta direzione. Questo grazie alla collaborazione e alla fiducia tra due enti così importanti, una collaborazione che dà risultati eccellenti. Voglio ricordare anche l’Aula magna di via Valleggio e le altre esigenze del territorio che l’Insubria sta intercettando".

Nell’ultimo anno, l’Università dell’Insubria ha raddoppiato i posti letto per gli studenti: a Varese i 65 posti del City si sono aggiunti ai 96 dello storico collegio Cattaneo, in attesa del Campus diffuso di Biumo; a Como i 36 posti del Santa Teresa ampliano l’offerta della Presentazione, dove al momento i posti sono 40 ma potrebbero diventare 90 con l’acquisizione di tutta la struttura dal Politecnico di Milano.

Insubria

La storia del collegio

La chiesa e il convento di Santa Teresa furono costruiti verso la fine del XVI secolo per ospitare i Carmelitani Scalzi, che si insediarono nel 1598, quando ancora erano un ordine religioso nato da poco. Nel 1792 l’ordine fu soppresso e frati si trasferirono alla Certosa di Pavia. Dagli inizi dell’Ottocento fino al 1922 l’ex convento di Santa Teresa fu trasformato in caserma militare e nel 1958 fu abbattuta la chiesa e dismessa la caserma.

In seguito, Santa Teresa fu utilizzato come residenza popolare e tra il 1960 e il 1961 l’ex convento fu in parte demolito. Il Comune di Como, con un investimento finanziato per due terzi Regione Lombardia, si prese carico del recupero della struttura.

Nel 2003 l’edificio fu inaugurato come collegio per gli studenti universitari degli atenei di Como, con una dotazione di 36 posti letto, suddivisi in 15 camere. Durante i lavori di costruzione del parcheggio interrato fu rinvenuta la cripta seicentesca del Convento dei Carmelitani Scalzi, contenente due tombe e una colonna con affreschi raffiguranti angeli che sono oggi tutelati dalla Soprintendenza.

Lo studentato è rimasto attivo fino al 2013, amministrato da Cidis, consorzio che riuniva quattro università tra le quali l’Insubria. Nel 2016 il Comune di Como ha consegnato le chiavi dell’immobile all’Università dell’Insubria che ha proceduto con le valutazioni, il progetto e i lavori per arrivare al traguardo festeggiato oggi.

Il punto sui lavori in corso dell'Insubria

L’inaugurazione del collegio Santa Teresa è stata l’occasione per fare il punto sui lavori dell’Università dell’Insubria in corso a Como, con un investimento totale di circa 20 milioni di euro, come ha ricordato il direttore generale Marco Cavallotti.

L’aggiornamento più importante riguarda via Carso, dove sono iniziate nei giorni scorsi le opere propedeutiche, ovvero la demolizione degli edifici esistenti e l’eventuale bonifica, per la realizzazione di un edificio multifunzionale per lo sport, un progetto dell’architetto Vincenzo Bertoletti che prevede palestra polifunzionale, palestra fitness, parete di arrampicata sportiva. La spesa complessiva è di 5.800.000 di euro più 238mila euro per i lavori propedeutici: 1.800.000 euro arrivano da Regione Lombardia, 3.488.000 euro dal Mur, 414.000 euro sono stati stanziati dall’ateneo con fondi propri e 105.000 euro sono stati erogati dal Cus Insubria, che gestirà la struttura. Il via ai lavori veri e propri entro il giugno 2024.

Buone notizie anche per la Torre di via Valleggio, dove sono stati avviati nei giorni scorsi i lavori di messa a norma dell’edificio, con 3.700.000 euro finanziati dal Mur. La Torre è diventata proprietà esclusiva dell’Insubria lo scorso settembre, con l’acquisizione della quota che era del Politecnico di Milano, ovvero il 40,85 per cento del totale, con una spesa di 3,9 milioni di euro in cinque rate annuali fino al 2026. Gli spazi acquisiti, tra cui anche una zona parcheggio, sono destinati alla realizzazione di nuove sale studio, aule di lezione, laboratori, a un ampliamento della biblioteca e a uffici per docenti e per il personale tecnico e amministrativo.

Procede anche "Urban regeneration in via Valleggio", un progetto da 3 milioni e 400mila euro finanziato da Fondazione Cariplo con 900mila euro del bando Emblematici Maggiori 2020, da Regione Lombardia con un milione di euro e dall’ateneo per il restante. È stato portato a termine il parcheggio a raso, costato 700mila euro, sono in corso lavori per un milione di euro e la progettazione per la restante quota di un milione e 700mila euro. Voce importante di questo capitolo è l’Aula magna dell’ex Politecnico, dove è terminata la fase delle certificazioni e saranno avviati i lavori entro l’anno.

Tutti i lavori sono seguiti dall’Ufficio Tecnico e Infrastrutture dell’Università dell’Insubria da un team coordinato dall’architetto Annamaria Ferretti e dall’ingegnere Clemente Sesta, con Leila Sassi, Alessandro Molinari e Martina Giuffrida.

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