Tavernerio

Una raccolta fondi per gli orfani del Kenya

Con il ricavato si pagherà cibo, acqua, tasse scolastiche, materiale per le lezioni e materassi

Una raccolta fondi per gli orfani del Kenya
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Gaia Campora, una ragazza di 22 anni di Tavernerio, dal 16 maggio si trova al Fountain of Grace Rescue Centre and Orphanage a Githurai, a mezz’ora da Nairobi, in Kenya.

Il suo racconto

Gaia inizia così a descrivere la propria avventura:

«Appena sono arrivata sono scoppiata a piangere e volevo tornare a casa»

La giovane però non si è persa d’animo e con determinazione ha deciso di portare avanti quanto si era prefissata:

«Fare un’esperienza di volontariato in Africa è sempre stato un mio desiderio. Tramite una ragazza che ha frequentato il liceo Porta (anche Gaia è diplomata al liceo erbese, ndr) e che è stata qui 2 anni fa ho avuto i contatti con la fondazione e mi sono organizzata per partire. Resterò qui fino all’11 giugno».

Gaia si trova al Fountain of Grace Rescue Centre and Orphanage, dove vivono 30 bambini salvati dalla strada, orfani e ragazze madri:

«Hanno pochissima elettricità che spesso non arriva alla sera. Non hanno acqua corrente: per lavarsi vanno al fiume, riempiono una bacinella di acqua e si lavano così. Si condivide un bagno in più di 40 persone: una turca che va svuotata manualmente. I bambini sono divisi in due camerate con letti che condividono anche in 3. Alcuni dormono su una sorta di materasso fatto di gomma piuma per terra. La cucina è all’aperto: c’è un buco dove mettono dentro pannocchie vuote per accendere fuoco e qualche pezzo di carta o plastica e poi mettono sopra bacinelle su cui cucinano. Mi sveglio alle 4.30 per aiutarli a prepararsi per andare a scuola. Alcuni devono camminare un’ora, altri mezz’ora. Si recano a scuola prima degli altri e finiscono più tardi: puliscono la scuola per pagare meno tasse. Io poi vado a fare volontariato in una scuola come maestra, poi torno e aiuto i bambini con i loro compiti, si cena e si va a dormire».

La raccolta fondi

Viste le pessime condizioni di vita dei bambini Gaia ha lanciato una raccolta fondi su Gofundme che in pochi giorni ha già superato i 4mila euro.

«Spesso i bambini hanno cibo solo per la cena e vorrei far in modo che possano avere 3 pasti al giorno. Con la cifra raccolta vorrei anche fare altro: oggi, ad esempio, arriverà una tanica da 6mila litri d’acqua potabile, cosicché possano berla al posto di quella piovana. Inoltre inizieranno i lavori per la costruzione di due armadi per i loro vestiti, che al momento sono tenuti in sacchi sul pavimento o su mensole cadenti e di notte vengono mangiati dai ratti. Non pensavo di ricevere molte donazioni, ma sta funzionando. Con i soldi raccolti ho anche fatto una spesa un po’ diversa e stasera facciamo una spaghettata. Vorrei riuscire a pagare le tasse scolastiche dei bambini e i loro esami di fine anno per un anno e vorrei riuscire fornire loro i soldi per una grande spesa di riso, farina, zucchero, olio e altro per la durata di 6 mesi. Se dovessi raccogliere più soldi mi piacerebbe aiutarli a comprare dei nuovi materassi, zaini di scuola, astucci, qualche gioco e magari aiutare con l’affitto del centro. Ho anche iniziato ad acquistare del materiale scolastico come penne, matite e fogli di carta. Le matite non le hanno ancora usate: finché rimane anche solo un cm di matita i bambini usano quella. Sono grati per tutto quello che hanno, che per noi è niente. All’arrivo volevo subito tornare a casa: sono arrivata quando loro erano a scuola. Poi li ho visti, ho smesso di lamentarmi e sono rimasta».

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