Cantù

Ironman è canturino: "La mia è una sfida costante con la forza di volontà"

Ha affrontato sfide sempre più difficili fino ad affrontare la più dura

Ironman è canturino: "La mia è una sfida costante con la forza di volontà"
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Marco Arnaboldi ha 56 anni e vive a Vighizzolo di Cantù con la sua compagna Angela. Di professione fa l’artigiano nel settore degli stampi e stampaggio plastica. La sua vera passione è però il triathlon, la pratica sportiva che somma insieme le discipline del nuoto, della bicicletta e della corsa.

L'Ironman

Nel tempo ha deciso di affrontare sfide sempre più difficili, fino ad affrontare la più dura competizione di questo sport, l’Ironman che si sviluppa su una distanza di 3,860 chilometri a nuoto, 180,260 chilometri in bicicletta e 42,195 chilometri di corsa.
Pochi giorni fa ha affrontato la sua quarta gara di Ironman in altrettanti anni, a Kalmar, in Svezia, completando il percorso in 12 ore, 15 minuti e 3 secondi.
«Prepararmi per queste gare per me è stimolante e divertente - ha raccontato il canturino - Ma è anche un modo per mettere continuamente alla prova la mia forza di volontà».

Dalla bicicletta al triathlon

Arnaboldi prima del 2019, anno nel quale ha iniziato ad allenarsi per il triathlon, era solito andare in bicicletta ma a livello amatoriale.
«Poi ho iniziato a praticare questo sport, allenandomi nelle diverse specialità nei ritagli di tempo. In estate per esempio mi sveglio presto per andare a correre: se devo fare 10 chilometri, alle 6 del mattino, mentre se devo percorrerne 30 anche alle 4.30 con la torcetta in testa. A nuotare vado invece alla sera, dopo il lavoro, in piscina nella stagione invernale e al lago di Montorfano in quella estiva. Infine solitamente mi alleno in bicicletta nella pausa pranzo».
Tanti i sacrifici, ma anche le soddisfazioni.
«Ho iniziato sulle distanze del triathlon sprint, poi sono passato a quello olimpico. Infine mi sono appassionato sulle lunghe distanze arrivando sino all’Ironman. Luca Molteni, il preparatore atletico del gruppo IronLario, al quale sono iscritto, mi prepara i piani di allenamento, che solitamente non arrivano a percorrere le stesse distanze delle gare quanto piuttosto combinano le varie specialità».
Il primo Iron Arnaboldi lo ha affrontato a Barcellona nel 2021, poi ha partecipato a quello di Cervia l’anno successivo e a quello durissimo di Nizza nel 2023.

Le aspirazioni future

«In Svezia, nella mia categoria - dai 55 ai 59 anni - eravamo in 150. Al via complessivamente c’erano 2.700 atleti ma all’arrivo ne sono giunti circa 1.800. Per l’anno prossimo ho due alternative: correre quello di Lanzarote che è tra i più duri insieme a Nizza, oppure quello in Portogallo. Devo ringraziare la mia compagna, perché mi asseconda in questa mia passione e perché anche lei adegua le sue ferie alle mie gare».

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