L'iniziativa

Un'installazione artistica contro il bullismo

"Per cambiare il mondo, bisogna prima imparare a camminare insieme", è il commento della dirigente scolastica

Un'installazione artistica contro il bullismo
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Per dire "No" al bullismo e al cyberbullismo, gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado Giovanni Battista Scalabrini di Fino Mornasco hanno dato vita venerdì 28 febbraio 2025 ad un’installazione artistica ispirata al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

L'opera dei ragazzi

L’atrio della scuola è diventato il palcoscenico di un’opera collettiva: un grande simbolo del Terzo Paradiso realizzato con scarpe da ginnastica, a simboleggiare il valore dell’empatia e l’importanza di "mettersi nei panni degli altri" per combattere ogni forma di prevaricazione.

L’iniziativa ha coinvolto tutte le classi in un percorso interdisciplinare. Spiega Raffaella Piatti, dirigente dell'istituto comprensivo:

"Le classi prime hanno lavorato sul potere delle parole, esplorando sinonimi e contrari del bullismo e creando un vocabolario di termini empatici, che ha dato forma al primo cerchio dell’installazione. Le classi seconde si sono concentrate sull’uso consapevole dei social media, analizzando luci e ombre del mondo digitale per costruire il terzo cerchio. Le terze hanno invece composto versi poetici sul tema del rispetto e della convivenza, trasformandoli in canzoni grazie all’intelligenza artificiale, contribuendo così al cerchio centrale, cuore pulsante dell’opera".

La scelta del Terzo Paradiso

Motiva così la dirigente la scelta di ispirarsi all'opera di Pistoletto:

"La scelta del Terzo Paradiso assume un valore ancora più significativo dopo la notizia della candidatura dell'artista al Nobel per la Pace, come riconoscimento al suo impegno nell’arte quale strumento di trasformazione sociale. Anche i ragazzi, attraverso questo progetto, sperimentano il potere dell’arte nel promuovere il dialogo, la consapevolezza e la costruzione di un mondo più giusto. Un messaggio forte e condiviso: per cambiare il mondo, bisogna prima imparare a camminare insieme".

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