Vittore De Carli rianimato per sei minuti da moglie e figlio: "Ero in arresto cardiaco, fondamentale la loro prontezza"
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Che sia una roccia, è fuor di dubbio. Che abbia accanto a sé chi ha dimostrato di essere altrettanto granitico, lo ha sperimentato sulla propria pelle, anzi sul proprio cuore: arresto cardiaco, rianimato da moglie e figlio per sei lunghissimi minuti.
Vittore De Carli rianimato per sei minuti da moglie e figlio: "Ero in arresto cardiaco, fondamentale la loro prontezza"
Vittore De Carli, cronista di lungo corso - nel curriculum i servizi per varie testate e una miriade di pezzi scritti per il Corriere della Sera - con calma racconta l’ennesima sfida che sta affrontando: da una camera del reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Sabato 4 marzo ha avvertito un dolore alla schiena. Poi, il buio.
"Ero a Olgiate, camminavo lungo una strada insieme a mia moglie Lucia - le parole di De Carli - Un piccolo dolore alla schiena. A quel punto abbiamo telefonato a nostro figlio Francesco. Appena è arrivato, sono salito in auto, andando subito in arresto cardiaco. Francesco e Lucia mi hanno rianimato col massaggio cardiaco: sei minuti. E’ intervenuta un’ambulanza della Sos di Appiano Gentile: sono stato trasportato in ospedale, prima in Terapia intensiva, adesso sono ricoverato in Cardiologia".
Facendo cronaca di se stesso, De Carli stempera la tensione, consapevole di ciò che, già in passato, ha dovuto superare: nel 2014 tre arresti cardiaci, 47 giorni di coma e cinque by pass rimasti nel suo cuore come "testimonianza" della sofferenza vissuta e con cui deve convivere.
"Mia moglie e mio figlio sono stati prontissimi e fondamentali - continua De Carli - Meno male che Lucia e Francesco erano con me quando sono andato in arresto cardiaco... Bravissimo l’equipaggio della Sos di Appiano Gentile. Ringrazio chi mi sta curando in ospedale e chi mi è vicino, anche i sacerdoti di Olgiate. Da Bormio mi hanno fatto sapere che per un incontro in vista della Giornata mondiale della gioventù viene utilizzato un mio libro: mi ha fatto molto piacere".
Dalla gratitudine nei confronti di chi l’ha salvato alla forza di volontà proiettata ai prossimi impegni. Sapere di Vittore De Carli bloccato in un letto d’ospedale è un po’ come immaginare un leone in gabbia. Soprattutto pensando all’imminente impegno, l’inaugurazione della casa dedicata all’amico Fabrizio Frizzi, in quel di Milano. Una struttura originata proprio dal giornalista olgiatese, realizzata da Unitalsi per spalancare le porte alle famiglie dei piccoli malati. In calendario per venerdì 24 marzo, una data attesissima da chi si è speso per far sì che il sogno di accoglienza diventasse realtà.
"Quello del prossimo 24 marzo è un appuntamento molto importante - la categorica affermazione di De Carli - In ospedale stanno facendo di tutto perché io possa esserci... Intanto ringrazio i colleghi giornalisti che già stanno dando evidenza all’inaugurazione. Nei giorni scorsi l’agenzia Adnkronos ha fatto un lancio per la casa dedicata a Fabrizio Frizzi".
Proprio l’ispirazione avuta da Vittore De Carli è alla base della realizzazione della casa accoglienza, firmata da una volontaria e architetto di Busto Arsizio, Sara Ugazio. Un anno fa, la posa della prima pietra e la visita al cantiere. Ora il "Progetto dei Piccoli" - Casa di Accoglienza Fabrizio Frizzi, realizzata a Milano in via Giovanni Amadeo 90, a pochi passi dal Santuario della Madonna dell’Ortica, zona Lambrate, è realtà. Quello dell’inaugurazione sarà un momento eccezionale, come sottolineato dallo stesso De Carli e da Luciano Pivetti, presidente di Unitalsi Lombarda.
"La struttura, un edificio di 250 metri quadrati su tre piani, interamente ristrutturato - dettagliano i promotori - potrà ospitare sei nuclei familiari con spazi privati come le camere e i bagni e spazi di vita condivisa come la cucina e il soggiorno. Ad accogliere le famiglie, ad affiancarle, a promuovere uno stile di comunità, saranno i volontari di Unitalsi. Il Santo Padre, per l’occasione, ci ha fatto dono di un messaggio augurale che verrà letto durante l’inaugurazione e consegnato agli invitati".
La cerimonia, alla presenza di Carlotta Mantovan Frizzi, dell’arcivescovo Mario Delpini, del sindaco di Milano Giuseppe Sala, del presidente della Bcc di Milano Giuseppe Maino, di monsignor Dario Edoardo Viganò e di Flavio Insinna si terrà venerdì 24 marzo alle 12.30. In programma anche la visita guidata dall’architetto Ugazio, che mostrerà come sia stato possibile trasformare l’immobile in un luogo di speranza e condivisione per le famiglie.