Due arresti

A Monguzzo sequestrato capannone con tremila piante di canapa

Arrestati due albanesi incensurati armati di una pistola clandestina

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A Monguzzo sequestrato un capannone con tremila piante di canapa indiana illegale. Era stata allestita una serra per la produzione intensiva della marijuana: i duecento chilogrammi immessi sul mercato avrebbero fruttato 1,4 milioni di euro. In manette sono finiti due albanesi armati di pistola con silenziatore.

A Monguzzo sequestrato capannone con tremila piante di canapa

Ieri mattina, venerdì 20 gennaio, alle prime luci dell’alba i carabinieri della Compagnia di Seregno, con personale in abiti borghesi e in uniforme, si sono presentati all’ingresso di un capannone a Monguzzo, una località nell’alta Brianza comasca lungo la Superstrada 36, per verificare la segnalazione della presenza di un opificio clandestino con lavoratori in nero. I militari, dopo aver forzato l’ingresso con l’uso di un flessibile, sono entrati nel grosso edificio e hanno rinvenuto e sequestrato oltre 1.300 piante di canapa indiana illecita in inflorescenza, dalle quali avrebbero potuto essere ricavati circa 200 chilogrammi di marijuana per un valore complessivo di 1,4 milioni di euro circa.

Arrestati due albanesi

Nel capannone, inoltre, era già stata avviata la coltivazione di ulteriori 1.700 piante che, non appena raccolta la fioritura delle prime, ne avrebbe preso il posto nelle serre. All’interno dell'edificio i militari hanno anche sorpreso due uomini di nazionalità albanese di 25 e 36 anni, entrambi incensurati, che dimoravano in una dependance di fortuna. Erano armati di una pistola clandestina assemblata (priva di matricola) con canna filettata, silenziatore e relativo caricatore. I due uomini, con gravi e concordanti indizi di reità in merito all’attività scoperta, sono stati arrestati per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e per la detenzione dell’arma clandestina. Durante l’irruzione i due albanesi, che avevano la pistola nella pronta disponibilità nascosta sotto il cuscino di un divano, hanno tentato di fuggire dal retro del capannone ma sono stati braccati dai carabinieri che erano stati collocati a cinturazione dell’area.

Sequestrato il capannone della canapa

Il capannone era allestito di tutto punto per la coltivazione ad alta intensità di canapa indiana illegale, con tanto di 40 ventilatori e 100 lampade riscaldanti e grossi condizionatori industriali. L'immobile è stato posto sotto sequestro. Terminate le formalità di rito, i due albanesi indagati sono stati associati alla casa circondariale di Como, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Como, in attesa della convalida dell’arresto. Dopo il sequestro le 3.000 piante di canapa indiana, una volta campionate da un perito incaricato dalla Procura di Como, sono state affidate a una ditta di giardinaggio nominata a supporto dell’attività di polizia giudiziaria che le ha trasportate e conferite all’inceneritore di Desio dove sono state bruciate.

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