Il vescovo di Como invita all'accoglienza verso i migranti

Il vescovo Cantoni spiega come l'impegno cristiano debba essere orientato verso l'accoglienza verso il prossimo.

Il vescovo di Como invita all'accoglienza verso i migranti
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Il vescovo di Como, Oscar Cantoni, invita i fedeli all'accoglienza verso le componenti più fragili della popolazione, come i migranti e le persone senza lavoro. È in distribuzione in questi giorni, attraverso gli organi informativi della diocesi di Como, il documento “Cresciamo insieme nell’accoglienza”, frutto della riflessione comune degli uffici pastorali diocesani. Nel testo si mette in evidenzia il fenomeno migratorio in una riflessione sull'impegno cristiano nell'accoglienza.

Le persone al centro dell'accoglienza

"Ribadiamo con forza - si legge nel documento "Cresciamo insieme nell'accoglienza" - che al centro dell’attenzione e dell’attività di accoglienza sia delle strutture ecclesiali che di quelle laiche ci devono essere le persone. Diciamo questo perché ci rendiamo conto di atteggiamenti differenti di fronte ai bisogni delle persone accolte, che fanno correre il rischio reale di dare delle risposte parziali, insufficienti e spesso in contraddizione tra loro". Viene inoltre specificato che la chiesa diocesena è disponibile a tre tipologie di accoglienza presenti sul territorio. L'accoglienza legata ai Cas ovvero il Centro di accoglienza straordinario gestito attraverso una convenzione con lo Stato, l'acccoglienza che le comunità danno alle persone che ricevono un permesso umanitario o a chi arriva attraverso corridoi umanitari, supportata dagli operatori della Caritas e infine l'accogleinza affettuata attraverso i servizi fondamentali alla persona per tutti i migranti.

Il vescovo: "Chiediamoci se stiamo facendo il possibile"

Nella sua lettera indirizzata ai fedeli, il vescovo di Como, Oscar Cantoni scrive: "Tra le varie forme di povertà, oggi ci interpella con forza il dramma dei migranti, che si somma già a quello presente dei senza fissa dimora e alle altre miserie che abitano il nostro territorio. Siamo sempre più in un contesto multiculturale e questi avvisi ci interpellano. Attualmente sono più di 2.500 i migranti accolti e coordinati dalla Caritas sia nel comasco che in Valtellina o nelle Valli varesine. Sta a noi riuscire a trasformarli in una vera ricchezza e in una reale opportunità. Possono essere uno strumento per fare delle nostre comunità, dei nostri paesi e delle nostre città un luogo fraterno di accoglienza e solidarietà, per prendersi cura del prossimo e testimoniare così concretamente l'amore di Dio".

E ancora: "Chiediamoci tutti insieme se, come comunità cristiana, stiamo facendo tutto il possibile per i fratelli più poveri, se come parrocchie, famiglie e singoli, abbiamo spazi, tempo o risorse ancora disponibili, senza girarci con troppa facilità dall'altra parte, per non commettere un ulteriore peccato sociale".

Sul tema migrati è attivo anche il nuovo questore di Como 

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