aveva 86 anni

Addio a Luigi Curioni, alpino e storico porta gonfalone del Gs Madonna del Ghisallo

Due comunità in lutto per l'uomo: le penne nere di Barni e la società ciclistica di Magreglio lo hanno ricordato con affetto.

Addio a Luigi Curioni, alpino e storico porta gonfalone del Gs Madonna del Ghisallo
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Barni e Magreglio hanno dato l'ultimo saluto a Luigi Curioni, alpino e storico porta gonfalone della società Gs Madonna del Ghisallo: aveva 86 anni.

Penne nere e ciclismo in lutto

L'uomo è scomparso nei giorni scorsi lasciando un vuoto nelle penne nere di Barni, per tanti anni infatti è stato parte attiva del gruppo. "Ha posato lo zaino a terra l'alpino Luigi Curioni - così lo hanno ricordato gli alpini di Barni - In questo triste momento siamo vicini a sua moglie Rita, ai figli Roberto, nostro ex capogruppo, Bruno e Gabriella, e a tutte le rispettive famiglie".

Ma non solo, perché Curioni è stato una figura storica del Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo, con il ruolo di porta gonfalone e direttore di corsa Fci (Federazione ciclistica italiana). Era anche stato consigliere provinciale e in diverse società, organizzatore di tante manifestazioni ciclistiche sul territorio ma anche a livello nazionale ed europeo.

Finché la salute glielo ha reso possibile, Curioni è stato presente a celebrazioni ed eventi. Sempre pronto a dare una mano, è stato ricordato dal Gs Madonna del Ghisallo con affetto:
Il Ghisallo un po’ più solo. Praticamente quasi sessant’anni, dalla fondazione del sodalizio magregliese sino ai giorni nostri, assieme a storici e carismatici personaggi e presente in Italia e Europa quando c’era da rappresentare l’unicità del Santuario.

Fin tanto che la salute lo ha sorretto, non è mai mancato alle celebrazioni-ricorrenze commemorative che si sono fin qui svolte a Saint-Girons in memoria di Fabio Casartelli (assieme all’inseparabile gonfalone ed agli Amici della Fondazione Fabio Casartelli), per tacere su tutti i raid ciclo-turistici fatti verso i Santuari Mariani sparsi sul continente europeo presso i quali ha trovato massima considerazione. Sempre pronto a dare una mano a tutti, sia dal punto di vista organizzativo che di esperienza, non lesinando tempo e “mano d’opera”. Il ciclismo di Como, Lecco, Sondrio, Brianza veniva prima di tutto e questo ciclismo gli deve sicuramente tanto.

Le più sentite condoglianze alla moglie Rita, ai figli e nipoti dal Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo, dal presidente Stefano Pedrinazzi e dal Comitato Regionale Lombardo.

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