Lutto in città

Addio a Mariuccia Guarisco Pellegrini, fondatrice dell'Università della Terza Età di Erba

Solo i problemi di salute l’hanno costretta, dopo 28 anni di intensa attività, a rallentare prima e poi a cedere definitivamente il testimone lo scorso anno

Addio a Mariuccia Guarisco Pellegrini, fondatrice dell'Università della Terza Età di Erba
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Si è spenta sabato 2 dicembre scorso la fondatrice e anima storica dell’Università della Terza età di Erba. Mariuccia Guarisco Pellegrini è venuta a mancare dopo un periodo di malattia, in cui non ha però mai spesso di interessarsi e seguire le vicende di quella che chiamava “la sua creatura”. Era stata proprio lei nel 1994 a volere fortemente l’Ute, ma a quei tempi non era certo nuova all’associazionismo, visto che arrivava da anni di impegno con il Cif, Centro italiano femminile.

"Come Cif avevamo avuto lo stimolo dalla Curia a che si preparassero le donne al voto del 1946, perché fino ad allora le donne non si erano interessate molto di politica – aveva raccontato qualche tempo fa ripercorrendo i suoi impegni – Così un gruppo di 30 persone fondarono il gruppo Cif in Casa Prina e cominciammo a riunirci per leggere racconti. Poi venni a sapere delle prime Università della Terza età aperte a Milano e andai per un mese a seguire e vedere da vicino".

E così, grazie anche all’iniziativa del Lions club Erba e del locale Centro italiano femminile, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e il prezioso supporto logistico e organizzativo di Casa Prina, vide la luce l’Università della terza età di Erba, che in questi quasi 30 anni ha saputo crescere e rinnovarsi, aggiungendo lezioni, laboratori, uscite, servizi e aprendosi anche a collaborazioni con i giovani.

La malattia

Proprio Mariuccia Guarisco aveva ritirato, emozionata e commossa, la benemerenza civica erbese dell’Eufemino nel 2019 per i 25 anni di attività dell’Ute. Solo i problemi di salute l’hanno costretta, dopo 28 anni di intensa attività, a rallentare prima e poi a cedere definitivamente il testimone lo scorso anno, quando non si era ripresentata alle elezioni e aveva passato la presidenza a Umberto Filippi, ma il consiglio aveva voluto omaggiarla del titolo di presidente onorario e riconoscerle un pomeriggio di celebrazioni.

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