Il ricordo

Addio ad Antonio Russolillo, storico volto della politica comasca e volontario senza confini

Mercoledì l'ultimo saluto: alle 15 cerimonia al cimitero di Rebbio.

Addio ad Antonio Russolillo, storico volto della politica comasca e volontario senza confini

Addio ad Antonio Russolillo, nome e volto storico della sinistra comasca, dell’associazionismo e della cooperazione internazionale.

L’ultimo saluto

Dalla parte dei più deboli, sempre pronto a prodigarsi per il prossimo. La stessa caparbietà e la capacità di raggiungere risultati significativi: che si trattasse di agire a Como e sul territorio provinciale o di progettare azioni umanitarie come quelle attuate con l’associazione “Italia Cuba”, di cui Russolillo è stato segretario e presidente.  Anche fondatore dell’Associazione Lissi e attivo nell’Anpi, è morto oggi, martedì 28 ottobre, all’età di 83 anni all’Hospice di Como. Nella mattinata di mercoledì 29 ottobre, all’Hospice San Martino, la possibilità di un ultimo omaggio alla salma di Russolillo. Alle 15, invece, cerimonia al cimitero di Rebbio.

Passione per la politica e impegno umanitario

Quando Antonio Russolillo metteva piede in redazione, come in occasione dei molteplici incontri col Giornale di Olgiate, era come spalancare una finestra sul mondo. Su cause come quella cubana, per sensibilizzare alla solidarietà nei confronti del popolo sotto embargo. Una miriade di iniziative, approfondimenti, confronti culturali e sociali. Proprio il sodalizio comasco di “Italia Cuba” è arrivato a essere il più forte circolo sul territorio nazionale, superando i 300 iscritti.

La solidarietà con la popolazione cubana

Come amava raccontare, a partire dal suo primo viaggio a Cuba nel 1992, l’esigenza di Russolillo è sempre sempre quella di manifestare per i diritti della popolazione cubana, contro l’embargo: “Non si tratta di blocco delle armi, ma di totale privazione della gente comune – spiegava con grinta – Se non arrivano medicinali, le conseguenze le pagano i neonati. Se manca il filo per suturare le ferite negli ospedali, è la gente comune a soffrirne. La Lombardia è gemellata con la provincia cubana di Las Tunas. Noi organizziamo brigate di lavoro volontario: i volontari si pagano il viaggio e pure il vitto e l’alloggio. Mai abbiamo fatto fatica a trovarne: abbiamo anche tanti giovani di cui sono veramente orgoglioso. L’aspetto più bello: la gente comasca ha fiducia in noi, quando chiediamo risponde sempre”. Coinvolgimento, fiducia, concretezza. In molti, oggi, piangono un amico e ricordano il bene sgorgato dal suo altruismo.