Adottato cane che vegliò la padrona morta STORIE DEL 2017

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2017 sulle pagine del nostro settimanale.

Adottato cane che vegliò la padrona morta STORIE DEL 2017
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(Lurate Caccivio) Una famiglia per Scheggia. Una famiglia per un cane speciale in grado di donare un amore infinito.

Cane veglia la padrona

Ora quel cucciolone nero, un meticcio di 8 anni, ha trovato una nuova casa dopo aver vegliato per ore la sua padrona, morta domenica 26 novembre nell’abitazione di via Unione che condivideva insieme al suo inseparabile amico a quattro zampe. L’ha accudita come solo un angelo custode può fare. Un angelo custode che ora proteggerà Nicola Caruso, 12 anni appena, e suo papà Francesco, 44 anni, volontario per la Croce rossa di Lurate Caccivio. "E’ un piccolo miracolo di Natale - racconta Francesca Micardi, amica di Teodolinda Verga, deceduta a 86 anni - Dopo la sua scomparsa abbiamo dovuto affrontare il problema di Scheggia. Purtroppo i famigliari non potevano tenerlo e così ci siamo mobilitati".

Era stato lanciato un appello

E anche Maria Luisa Verga, sorella della vittima, aveva lanciato un appello dalle colonne del Giornale di Olgiate. "Andavo a trovare Linda almeno una volta alla settimana. Le avevo procurato io Scheggia e spesso mi diceva: "Se mi dovesse succedere qualcosa occupati del mio cane", continua Micardi. Una vita in simbiosi. Teodolinda cucinava anche per il suo amico mentre lui attendeva impaziente la cena. Dormivano insieme, sullo stesso letto. E lunedì 27 novembre, quando i Vigili del fuoco hanno sfondato la porta della casa di Linda, allertati dalla sorella che non la sentiva una giornata, l’hanno trovata in camera priva di vita. Scheggia sdraiato al suo fianco. "E’ stato grazie anche all’interessamento di Isabella Golfieri (parrucchiera di Caccivio, Ndr) e dell’articolo sul Giornale di Olgiate che siamo riusciti a realizzare l’ultimo suo desiderio. Un legame così forte non poteva non avere un lieto fine".

Un gesto d'amore

E se da un parte amici, ma anche semplici conoscenti, si sono dati da fare in prima persona è stato fondamentale anche l’impegno di Caruso e di suo figlio. Insieme si sono decisi per l’adozione. Un bel gesto di amore che si è concretizzato nella tarda giornata di sabato scorso. "Stavamo cercando un cane dopo la scomparsa di quello che avevamo - racconta il volontario della Croce rossa - La nostra intenzione era di andare in qualche canile per aiutare gli animali più sfortunati. Alla fine siamo venuti a conoscenza di Scheggia". Una storia in grado di colpire fin da subito. "Ci siamo recati nella casa dove era tenuto in stallo e a mio figlio Nicola è piaciuto subito. Lo abbiamo preso con noi". Ora non resta che ricreare lo stesso magico legame. "E’ molto viziato - scherza Caruso - E’ puntiglioso sul cibo e poi vuole dormire sempre sul letto. Si vede che la sua padrona gli voleva un gran bene. E’ anche molto socievole e ha legato immediatamente con noi".

(Giornale di Olgiate, sabato 9 dicembre)

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