Aids, 25 nuovi casi di Hiv in provincia di Como

L'importanza della sensibilizzazione della diagnosi precoce.

Aids, 25 nuovi casi di Hiv in provincia di Como
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Aids, nuovi casi sul territorio comasco.

Aids, 25 nuovi casi di Hiv: cosa serve sapere

Nel 2018 in provincia di Como 25 nuovi casi di Hiv, il virus che, se non curato, può causare l’Aids. L’Asst Lariana fa il bilancio della diffusione della malattia in occasione della XXX Giornata Mondiale contro l’Aids, indetta dall’Oms, con la presentazione dell’attività dell’U.o. di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Anna e del Centro Ist – Infezioni Sessualmente Trasmissibili di via Napoleona a Como. L’andamento dell’infezione da Hiv resta stabile, dicono gli specialisti, ma non bisogna abbassare la guardia.

Obiettivo 90-90-90

 “A livello nazionale i casi sono circa 3.500, con 1.000 casi di Aids conclamato. Nel 90% dei casi la trasmissione avviene per via sessuale - ha spiegato Luigi Pusterla, primario del reparto - La disponibilità di test di ultima generazione e di terapie sempre più efficaci e semplici ha portato a un incremento di aspettativa di vita di oltre 50 anni, ma bisogna raggiungere l’obiettivo 90-90-90: il 90% dei casi diagnosticati, il 90% dei casi in trattamento e il 90% dei casi con viremia soppressa”. Purtroppo si sono verificati ancora decessi di pazienti che non hanno assunto correttamente i farmaci o che giungono alla diagnosi troppo tardi con le complicanze che l’infezione comporta. In questo caso si tratta dei cosiddetti “late presenters”, che rappresentano una percentuale molto alta, pari al 74%, di chi ha contratto l’infezione ed è senza diagnosi.

L'importanza della sensibilizzazione

“Bisogna sensibilizzare la popolazione a sottoporsi al test per Hiv – prosegue Pusterla - Viene eseguito solo nel 27% dei casi dopo comportamento a rischio. Ricordiamo che l’esame è gratuito”. L’Unità operativa di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Anna quest’anno ha effettuato circa 4.200 visite con 5.650 accessi di persone positive all’Hiv. L’ambulatorio di via Ravona ha seguito circa 800 pazienti con Hiv, di cui 145 con coinfezione da epatite C e circa 123 con coinfezione da epatite B. Il 92% dei pazienti in cura al Sant’Anna sono in trattamento antiretrovirale con risposta completa nel 90% dei casi, ovvero con  il virus non più rilevabile.

Diagnosi precoce

E’ fondamentale ricordare la necessità di non tenere comportamenti a rischio e di una diagnosi precoce. “La sensibilizzazione andrebbe fatta a tappeto - ha proseguito Pusterla - Quest’anno 109 persone si sono sottoposte al test per esposizione a rischio. La Pep (profilassi post-esposizione) è stata fortunatamente utilizzata in pochi casi, nettamente ridotti rispetto allo scorso anno. Si tratta di un’importante misura per ridurre ulteriormente la possibilità di trasmissione del virus. E’ importante, in caso di necessità, che venga iniziata il più presto possibile. Come indicano le ultime linee guida, va eseguita entro quattro ore dall’esposizione ed è possibile fino alle 48 ore successive. In ospedale, tramite il Pronto soccorso, gli infettivologi sono rintracciabili 24 ore su 24”, conclude l’infettivologo. L’Ambulatorio di Malattie Infettive per i pazienti che hanno bisogno di informazioni e delucidazioni sulla patologia è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle ore 15 (telefono, 031-5859303 o 031-5859363). Inoltre, il sabato l’infettivologo è sempre disponibile dalle 8 alle 20 (031-5859990) e i giorni festivi dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20. Ci si può sottoporre al test sierologico gratuito per la diagnosi dell’Hiv dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 10 senza appuntamento nell’Ambulatorio di Malattie Infettive al piano 0 blu.

Il centro Ist

La struttura di Malattie Infettive da sempre lavora  in stretta collaborazione con il Centro di Ist di via Napoleona per offrire ai pazienti attività diagnostiche e di cura nonché il counselling. I percorsi dei pazienti con malattie a trasmissione sessuale sono multidisciplinari e coinvolgono, ad esempio, l’Urologia e, con nuovo slancio quest’anno, anche l’Ostetricia e Ginecologia. Il primario Paolo Beretta e la responsabile del Centro Ist Amelia Locatelli hanno messo a punto una collaborazione tra l’Ambulatorio Ist e quello ospedaliero per le patologie del basso tratto genitale e colposcopie. Il dottor Beretta oggi ha posto anche l’accento sulle pazienti con Hiv che affrontano una gravidanza e sulla necessità di una presa in carico multidisciplinare per le donne che sono affette da Hiv e altre patologie quali, ad esempio, il papilloma virus. In quest’ultimo caso, ha specificato lo specialista, il rischio neoplastico è più elevato a causa dell’immunodepressione.

Prevenzione, diagnosi e cura

Il Centro di via Napoleona svolge attività di prevenzione, diagnosi e cura. Il servizio dell’Asst Lariana, collocato al quinto piano del Monoblocco e inserito nella Dermatologia, di cui responsabile Giuseppe Lembo, è contattabile attraverso il numero verde 800.896.972, attivo dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 15 e per richieste di appuntamenti per colloqui, visite e informazioni. Inoltre, il Servizio effettua su prenotazione il lunedì e il mercoledì dalle 7.30 alle 9.00 gli esami del sangue per la diagnosi di Hiv/Aids e lo screening per le malattie a trasmissione sessuale. Il Centro di via Napoleona, al quale si rivolgono ogni anno tra le 700 e le 800 persone, offre anche la vaccinazione nonavalente anti-HPV contro il Papilloma Virus sia per le donne dai 14 ai 45 anni sia per i ragazzi dai 14 ai 26 anni. Quest’anno ha diagnosticato 4 dei 25 nuovi casi di Hiv, effettuato oltre 500 prelievi. Per quanto riguarda le altre malattie a trasmissione sessuale, i pazienti ai quali è stata riscontrata la sifilide sono stati 12, 11 quelli con gonorrea, mentre gli accessi per problemi legati all’Hpv sono stati oltre 350.

Filo diretto con gli specialisti

Gli esperti di Asst Lariana Luigi Pusterla e Amelia Locatelli saranno in diretta a CiaoComo Radio mercoledì 28 novembre dalle 8.30 alle 9. Da oggi si potrà telefonare in redazione allo 031-266600  o scrivere alla mail contatti@ciacomo.it per porre quesiti ai medici. Sarà garantito l’anonimato. Il 30 novembre, invece, sarà possibile telefonare dalle 8.30 alle 12.30 al numero verde 800-896 972 del Centro Ist di via Napoleona.

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