Nel suo curriculum può vantare due medaglie da campione regionale in corsa campestre e atletica e una provinciale nel nuoto, con la possibilità grazie ai due titoli regionali di accedere alle prove nazionali. Il palmares così ricco di successi è quello di Alberto Folcio, un ragazzino di 15 anni di Inverigo, che frequenta la terza media alla scuola secondaria dell’istituto comprensivo del paese.
Alberto batte le difficoltà e diventa campione
La storia di Alberto non è solo quella di un atleta agli albori o di un appassionato sportivo, ma è quella di un ragazzino «speciale» che con tanta grinta, determinazione, coraggio e il necessario supporto ha saputo andare oltre le sue difficoltà, superandole nel modo più brillante. Alberto è infatti affetto da sindrome di Down e ha un deficit visivo: due ostacoli che però non hanno messo in discussione la sua volontà di affermarsi nello sport. A spronare il giovane a vivere questa avventura sono stati la sua educatrice Gina La Volpe, l’insegnante di Educazione fisica Nino Rovelli e quello di sostegno Nicolò Frigerio. Ma al fianco di Alberto si è schierata tutta la scuola e soprattutto i compagni di classe che non hanno mai smesso un istante di tifare per il loro amico.
«E’ stato davvero un anno strepitoso per Alberto – spiega l’educatrice – Il suo insegnante aveva da subito capito che il ragazzo aveva delle qualità che andavano coltivate e bisognava trovare un modo perché affrontasse le sue paure per dare il meglio. E così è stato: passo dopo passo, prima con qualche timore e un po’ di titubanza, Alberto ha fatto emergere tutta la sua energia, dando prova concreta che anche i limiti, con la forza di volontà, possono quasi sempre essere superati».
Numerosi gli sport in cui si è cimentato il 15enne: dallo sci, poi alle gare in pista, alla campestre che ha affrontato con un compagno da lui scelto come guida, facendo bottino di successi e soddisfazioni.
“Le vittorie di tutti noi”
«Le vittorie di Alberto sono state le vittorie di tutti noi. Questo dimostra l’importanza del fare rete e di lavorare tutti insieme – scuola, educatori, famiglia – per fare in modo che anche questi ragazzi possano andare oltre una montagna che altrimenti impedirebbe loro di vivere tante esperienze», sottolinea l’educatrice. A esultare per i prestigiosi risultati del ragazzo non è mancata la sua famiglia, orgogliosa dei grandi e significativi passi compiuti dal piccolo campione. «Siamo molto soddisfatti del percorso fatto da Alberto – commenta la mamma – Credo che per lui sia stato bello trovare un ambito dove si è sentito “molto bravo”. Ringraziamo chi gli ha dato la possibilità di vivere questa esperienza, quindi gli insegnanti e l’educatrice».
(Giornale di Erba, sabato 1 giugno 2019)