Che paura!

Allarme cinghiali vicino alle aree abitate. La Prefettura si attiva: "Abbattimento e uso di trappole"

La causa dell'incremento deriva principalmente degli interventi di prelievo saltati a causa del Covid.

Allarme cinghiali vicino alle aree abitate. La Prefettura si attiva: "Abbattimento e uso di trappole"
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Nel corso delle ultime settimane è stato registrato un significativo incremento dei cinghiali nelle aree abitate poste a ridosso di Como, con incursioni spesso notturne che hanno destato notevoli preoccupazioni nella popolazione residente, oltre a costituire un rischio per la circolazione stradale.

Allarme cinghiali a ridosso delle aree abitate.

Questa situazione ha interessato, in particolare, gli abitati di Monte Olimpino e Garzola, nonché il territorio comunale di Cernobbio. Lì sono stati ripetutamente avvistati interi branchi di cinghiali, intenti a pascolare nelle aiuole cittadine e negli orti privati. Della questione, configurabile come un vero e proprio problema di sicurezza pubblica, si è direttamente interessato il Prefetto Andrea Polichetti, concordando con la Polizia Provinciale un immediato intervento nelle aree interessate, così da limitare la presenza dei cinghiali in ambito urbano: in tal senso, dall’inizio di febbraio ad oggi, sono stati prelevati una ventina di capi, sia attraverso l’abbattimento diretto in ore notturne che tramite l’uso di apposite trappole.

Il Prefetto ha ritenuto di dover esaminare la problematica nell’ambito della riunione tecnica di coordinamento dei Responsabili provinciali delle Forze di Polizia, dello scorso 9 febbraio.  Nell’occasione è stato evidenziato che la causa di questo anomalo incremento dei cinghiali deriva principalmente dai mancati interventi di prelievo programmati della specie riconducibili alle disposizioni di prevenzione epidemiologica da Covid-19, che hanno di fatto determinato, soprattutto sul finire della scorsa stagione, la sospensione dell’attività venatoria di norma autorizzata nei territori a caccia programmata posti a ridosso del capoluogo, nonché l’attuazione degli interventi annuali di controllo numerico all’interno del Parco Spina Verde, su coordinamento dell’ente gestore.

La Prefettura: "Avanti con l'attività di prelievo dei cinghiali"

"Dal punto di vista operativo, - spiega la Prefettura - sulla base della disamina della normativa di settore, si è preso atto della possibilità di avvalersi, all’occorrenza, della collaborazione di operatori volontari in possesso dei necessari requisiti (principalmente rappresentati dalle guardie venatorie provinciali), nell’ambito di una procedura di pronto intervento posta sotto il diretto coordinamento della Polizia Provinciale. Ciò consentirebbe di conferire rinnovato impulso all’azione di prelievo di competenza della citata Forza di Polizia, i cui organici si sono drasticamente ridotti negli ultimi anni a seguito del riordino delle funzioni provinciali. In relazione a quanto sopra, si è convenuto che l’attività di prelievo dei cinghiali nell’ambito della cintura metropolitana debba proseguire sino alla risoluzione del problema; successivamente saranno mantenute attive in loco le trappole per la cattura sistematica degli stessi, grazie anche della recente ripresa dei controlli ad opera del personale del Parco Spina Verde".

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