Allevamento clandestino, 30 cani e quattro cavalli cercano casa
Rinvenuti all’interno di una privata abitazione detenuti in condizioni incompatibili con la propria natura e maltrattati.

I carabinieri forestali hanno individuato un allevamento clandestino di cani in località Cilena, nel comune di Bellagio.
Scovato un allevamento clandestino
Nel pomeriggio di domenica 13 aprile, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Asso, dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Como, hanno individuato un
allevamento clandestino di cani in località Civenna nel Comune di Bellagio dove sono stati rinvenuti complessivamente 30 cani e quattro cavalli di razza araba detenuti in
condizioni incompatibili con la propria natura e produttive di gravi sofferenze. L’intervento
dei militari è avvenuto grazie a una chiamata al 1515 fatta da un privato cittadino che
segnalava la presenza di un cane mordace all’interno della sua proprietà.
Svariati esemplari di pastore australiano
Giunti sul posto gli operanti riscontravano a poca distanza dal luogo della segnalazione la presenza di svariati esemplari di razza Australian Shepherd (Pastore Australiano) detenuti in condizioni incompatibili con la propria natura all’interno di un’abitazione privata sviluppata su più livelli. Al momento del controllo gli animali si trovavano suddivisi e rinchiusi all’interno dei vani di cui si componeva l’immobile trasformato in un vero e proprio allevamento clandestino. La struttura, priva di qualsivoglia autorizzazione, risultava essere carente oltre che dei titoli abilitativi all’esercizio dell’attività di allevamento, anche delle condizioni igienico sanitarie necessarie alla corretta gestione degli esemplari.


Nelle pertinenze dell’abitazione sono stati individuati anche quattro cavalli di razza araba in precarie condizioni di salute. All’esito del controllo, svolto congiuntamente a personale Veterinario competente per territorio, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i militari sottoponevano gli animali a sequestro penale trasferendoli in custodia verso altro sito di destinazione in attesa delle determinazioni di legge. I Carabinieri Forestali a conclusione degli accertamenti condotti sul posto segnalavano alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Como, una cittadina italiana in qualità di proprietaria dell’abitazione e conduttrice dell’allevamento clandestino in questione, la stessa dovrà rispondere a vario titolo di diverse ipotesi di reato tra cui quelle di cui all’art. 727 codice penale.
Gli esemplari in sequestro, previo assenso dell’Autorità Giudiziaria competente, potranno
essere affidati in custodia senza oneri ad altrettanti soggetti disposti a prendersene cura.
Pertanto i cittadini che volessero adottare gli animali in sequestro potranno rivolgersi
direttamente al Gruppo Carabinieri Forestale di Como o al Nucleo Carabinieri Forestale di
Asso che si occuperanno di curare l’iter propedeutico all’affido degli esemplari in questione.