Ambiente, a Mariano la proposta di raccogliere porta a porta l'olio esausto

E' la proposta portata avanti da Carmen Colomo, capogruppo a Mariano Comense per il Movimento 5 Stelle.

Ambiente, a Mariano la proposta di raccogliere porta a porta l'olio esausto
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"Come già chiesto in passato ma non ottenuto, chiederò che nel contratto che si dovrà stipulare nel 2019 a Mariano Comense per la raccolta dei rifiuti, ci sia l’introduzione della raccolta porta a porta dell’olio usato. Oggi questa raccolta non viene incentivata e sono sicura che in pochi vanno sino alla piattaforma per metterlo nei bidoni . Resta più facile che vada a finire nello scarico del lavandino, inquinando il depuratore e sottraendolo al riciclo che oggi è possibile e conveniente".

Ambiente, a Mariano la proposta di raccogliere porta a porta l'olio esausto

E' la proposta portata avanti da Carmen Colomo, capogruppo a Mariano Comense per il Movimento 5 Stelle.

Grazie alla raccolta domiciliare porta a porta dell’olio vegetale usato sperimentato in alcuni Comuni pilota si da un contributo importante alle emissioni nell’ambiente. L’olio da cucina usato per fritture è uno degli inquinanti tossici per l’ecosistema peggiori ed anche molto difficile e dispendioso da trattare nelle acque reflue dove forma un velo sulla superficie che non permette lo scambio dell‘ossigeno tra acqua e aria inoltre se penetra nelle falde acquifere profonde può rendere l’acqua non potabile. Purtroppo rimane uso comune gettarlo negli scarichi dopo avere fritto o quello che rimane nelle scatolette di tonno ad esempio. Eppure in pochi sanno che attraverso un semplice processo chimico può essere trasformato in biodiesel. Un lubrificante che, oltre ad essere migliore del diesel per il motore delle auto è altamente biodegradabile e contribuisce a ridurre fortemente le emissioni di CO2.

Il settore domestico, per il quale spesso non sono previsti sistemi di raccolta, è la principale fonte di produzione di olio da cucina usato per diversi paesi dell’UE.

Da rifiuto a biodisel

Il consumo di oli alimentari in Italia è di circa 1.400.000 tonnellate di cui circa il 20% (280 mila tonnellate) diventa rifiuto: 70 mila tonnellate è il residuo proveniente dalla ristorazione, 50 mila dall’industria alimentare, e 160 mila dalle utenze domestiche secondo i dati del Conoe (Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti), che raggruppa le imprese che producono, importano o detengono oli e grassi vegetali e animali esausti (il settore ristorazione), quelle che li riciclano e recuperano e le associazioni che ne effettuano la raccolta, il trasporto, lo stoccaggio.

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