Lurate Caccivio

Andrea, sulla soglia della cecità: «Con un libro racconto la malattia». Anche Zanetti ha voluto sostenere il progetto

La presentazione del volume il 13 ottobre, alle 20.45, allo Spazio Volta 3.

Andrea, sulla soglia della cecità: «Con un libro racconto la malattia». Anche  Zanetti ha voluto sostenere il progetto
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"Forse diventerò cieco": Andrea Corti racconta la sua malattia degenerativa per aiutare l’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti. E a sostenere il progetto anche il campione Javier Zanetti.

Un progetto sostenuto anche da Javier Zanetti

Un’autobiografia di testa e cuore, scritta grazie alla collaborazione di tanti amici. Un libro stampato in proprio con cui sensibilizzare sull’atrofia ottica di Leber. Corti, 50 anni, un passato da giardiniere, ora in pensione forzata a causa di quella malattia degenerativa ereditaria che gli ha quasi azzerato la vista, ha deciso di mettersi a nudo. Raccontando e raccontandosi. Al suo fianco la moglie Ketty, le figlie Sara e Valentina, ma anche chi ha voluto sostenere con le sue competenze un piccolo progetto dal grande potenziale. Persone come il giornalista Massimo Del Viscio, il dottor Giuseppe Fogliani e Tonino Pirisi, luogotenente della Stazione appianese dei Carabinieri, che ha scattato la fotografia sulla copertina. Persone come il campione Javier Zanetti che, in un video, ha sostenuto l’iniziativa di Corti. "Ho voluto scrivere questa autobiografia nel tentativo di dare una mano a chi sta peggio di me - esordisce l’autore - Ci ho messo tutta la mia vita, toccando momenti molto difficili come l’incidente avuto nel 2016 in cui ho rotto tibia e perone: sono stato costretto con l’Ilizarov, una sorta di struttura metallica dotata di viti e bulloni. Otto mesi di malattia che mi sono costati il lavoro: sono stato licenziato". Poi il ritorno alla normalità, fino al 2017. Al ritorno dalle vacanze, sono iniziati i primi problemi alla vista. "Vedevo una sorta di stella offuscata nell’occhio destro e ho preferito effettuare dei controlli. Morale... mi è stata diagnosticata l’atrofia ottica di Leber, una malattia degenerativa che comporta l’atrofizzazione del nervo ottico". L’inizio delle lunghe cure nel tentativo di arrestare il progredire della malattia. "Alla fine, i medici sono riusciti a stabilizzarmi e ora non sto più prendendo medicinali, ma la vista è molto compromessa: distinguo le sagome e colgo pochi colori. Le giornate nuvolose sono le peggiori e riesco a muovermi in autonomia solamente se già conosco la strada, altrimenti è impossibile". Attivo nel mondo del volontariato, Corti è stato membro dell’associazione culturale "Oltre" ed è all’interno del direttivo del "Circolo Ricreativo Anziani e Pensionati". Insomma, l’impegno per la propria comunità non è comunque mai venuto meno. "Spero che questo libro possa aiutare ed è per questo motivo che ho deciso di devolvere il ricavato alla sezione di Como dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti".

La presentazione del libro

Dopo l’appuntamento di venerdì primo luglio, il volume sarà presentato anche giovedì 13 ottobre nello Spazio Volta 3, dalle 20.45, in occasione della Giornata mondiale della vista. Oltre a Corti e alla moderazione del giornalista Massimo Del Viscio, sarà presente anche un ortottista. Il ricavato della vendita del libro sosterrà l’Unione Ciechi e Ipovedenti di Como.

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