Anna Frank difesa dal sindaco per dire no ai razzisti
Il monito di Moretti a Olgiate contro l'antisemitismo e il populismo.
Anna Frank nel discorso del sindaco di Olgiate per il IV Novembre.
Anna Frank, il simbolo nelle parole di Simone Moretti
Circa 200 persone hanno partecipato alla celebrazione del IV Novembre. In mattinata, presenti tutte le classi della scuola media e le associazioni combattentistiche e d'arma. Autorità civili e militari hanno sfilato al rullo dei tamburi della fanfara degli Alpini. Il coro della scuola media ha eseguito l'Inno d'Italia. Poi corteo fino alla palestra comunale di via Tarchini, dove il sindaco ha tenuto il suo discorso. In primo piano il richiamo al valore del dialogo, come medicina per guarire i conflitti. Tutti i conflitti. E l'immagine di Anna Frank per ribadire il no al razzismo e alla violenza.
Il richiamo a studiare la storia
"Ogni anno la data del 4 novembre in tutta Italia è la celebrazione della vittoria della
Prima guerra mondiale", le parole di Moretti. "E' la giornata delle Forze Armate e soprattutto è l’occasione per ricordare i caduti ed i morti di tutte le guerre. Le guerre mondiali, tanto la prima quanto la seconda, sembrano ricordi ormai lontani, che conosciamo solo perché li ritroviamo sulle pagine dei libri di storia o nelle testimonianze degli anziani e dei nonni. Il rischio che corriamo non è solo quello di non conoscere i fatti, le date e le motivazioni. Soprattutto quello di non riuscire a capire le sofferenze di chi le guerre le ha vissute. E l’estremo sacrificio di chi nelle guerre ha perso la vita e il profondo significato che tutto questo ha avuto per il nostro paese. Se non riusciremo a tenere viva la memoria, il dolore e il sacrificio di tanti uomini, donne e bambini saranno stati inutili. Perché avremo perso l’unica grande lezione che una guerra può dare, cioè la sua assurdità: non esiste alcuna valida ragione per la guerra, esistono mille ragioni per la pace.
L'attualità e il tema dell'indipendenza
"Assistiamo inoltre a una voglia di indipendenza fine a se stessa, gravida di
conseguenze nefaste e a discapito delle unità nazionali. A volte anche
accompagnata da rigurgiti di violenza del tutto inopportuna. Ci potrebbe
trascinare in un vortice senza fine di disgregazione e dispersione dei valori di pace,
solidarietà, europeismo che i nostri padri ci hanno trasmesso. C’è una frase significativa che prendo in prestito dagli Amici Alpini: Aiutiamo i vivi ricordando i nostri caduti. Oggi li ricordiamo assieme ai combattenti e a tutti coloro che dai conflitti sono stati segnati nel corpo e nello
spirito.
La citazione di Anna Frank
"Purtroppo è cronaca di questi giorni l’utilizzo dell’immagine di Anna Frank come insulto antisemita. E' successo in un contesto come quello sportivo che dovrebbe essere invece maestro e messaggero di pace e tolleranza e educare le giovani generazioni al rispetto e alla convivenza civile.
E’ per questo che riprendendo le parole del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella, dobbiamo condannare con fermezza l'utilizzo del volto e delle pagine
del diario di Anna Frank, della sua storia di sofferenza e di morte a opera della
barbarie nazista strumentalizzate per fini beceri e ottusi. Riaffermando invece il
valore della testimonianza e del ricordo, affinché nel nostro Paese non si corra il
rischio concreto della diffusione del contagio dei germi pericolosi dell'antisemitismo
e dell’intolleranza.
Il valore dell'impegno civico
Moretti continua: "Ci sono forme quotidiane di anti-civismo che si nutrono sovente di prepotenza,
illegalità, egoismo, menzogna ed ingiustizia. In un momento storico incerto e
difficile, dove la politica e la democrazia faticano, e la rabbia e il populismo
dilagano. All’Italia in questo momento servono legalità, partecipazione, senso civico,
responsabilità e rispetto per la propria terra e la propria città. È questo, oggi, l’augurio che faccio a tutti voi e al nostro Paese,. Servire l’Italia con la stessa devozione delle Forze Armate, in un atto d’affetto verso la nazione e verso il nostro futuro. L’augurio è che i giovani apprezzino avere un amico, piuttosto che essere sollecitati dall’idea di avere un nemico. E che le missioni di pace non si sposino più con guerre e conflitti. Viva l’Italia, viva le Forze Amate".