Annalisa maestra volontaria tra i bambini profughi STORIE SOTTO L'OMBRELLONE
Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2019 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.
Un’estate da sogno per Annalisa Depredati, 22 anni, diplomata al liceo linguistico "Terragni" di Olgiate, studentessa al terzo anno della facoltà di Scienze della formazione primaria all’università Cattolica di Milano. Ma il sogno inseguito dalla giovane faloppiese va oltre i profumi del mare e i colori del sole al tramonto. L’orizzonte è più ampio, come il sorriso disarmante che riassume il suo progetto: combattere l’indifferenza, tendendo le mani ai bimbi del campo profughi di Samos. Un rifugio allestito per 700 persone ma dove brulicano 4.000 anime. Ecco la "sua" Grecia.
"Non restare indifferente"
Partenza il 28 luglio. Full immersion sino al 22 settembre: semplicemente facendo ciò per cui Annalisa studia, diventare maestra, stare tra i piccoli insegnando. «In “giro” vedo tanta indifferenza e io non voglio restare indifferente. Trascorrerò due mesi come insegnante volontaria in una scuola per minori del campo profughi sull’isola di Samos. “Mazì”, il nome della scuola, è un posto sicuro per circa 150 studenti tra i 12 e i 17 anni, affinché possano studiare, crescere e lottare contro i traumi cui sono sottoposti quotidianamente nell’hotspot. “Mazì” offre ai bimbi colazione e pranzo, spesso anche la cena, perché i più piccoli non riescono nemmeno ad accedere al cibo, venendo scalzati nella fila...".
Selezione rigida
Annalisa si tufferà in un altro mondo: lontano dalle polemiche della nostra attualità. Non etichettabile in un generico "aiutarli a casa loro", perché lei aiuterà chi non sa più cosa sia una casa. Prima di ottenere il via libera ha bussato alla porta della Ong che ha attivato la scuola all’interno del campo profughi, compilato un formulario e superato una rigida selezione. Infine, il colloquio di un’ora in inglese. «Ho parlato della mia esperienza di tirocinio, da poco conclusa alla scuola di via San Gerardo, a Olgiate. Alla fine, sono stata ritenuta idonea. Nel campo profughi insegnerò arte: le attività cambieranno ogni giorno in base alle esigenze dei bimbi».
Il mondo in un campo
Il campo profughi è un vortice di storie in cerca di libertà, vissuti sofferti, infanzia precaria. "Molti arrivano da Siria e Afghanistan, Iraq e Iran, Palestina e Kurdistan. Una piccola percentuale di bimbi proviene dal Congo".
Un libro folgorante
Annalisa porterà in Grecia l’entusiasmo dei suoi 22 anni, corroborato dalla lettura di un libro: "Bianco come Dio" (Rizzoli editore), scritto da Nicolò Govoni, giovane originario di Cremona che ha scelto prima l’India, poi la Palestina e, ora, l’isola di Samos per ricercare se stesso nell’incontro col prossimo in condizioni di estremo bisogno. Govoni ha fondato la Onlus internazionale «Still I Rise», dando il là alla scuola «Mazì» per camminare a fianco dei bimbi profughi. «Quel libro mi ha dato la spinta emotiva per partire».
La raccolta fondi
Non c’è tempo da perdere, perché la missione è già entrata nel vivo. "Ho organizzato il mio viaggio in modo totalmente indipendente. Altri volontari, prima di partire, hanno lanciato raccolte fondi per poter acquistare materiale utile all’interno del campo. Quindi, ne ho avviata una anch’io, alla fine di aprile». Reazioni? Annalisa sorride: "Diciamo che i primi 100 euro sono stati raccolti...". Chi volesse condividere il sogno della giovane faloppiese, aderendo all’iniziativa solidale, può farlo scrivendo all’indirizzo di posta elettronica a.depredati@gmail.com oppure cliccando il link gf.me/u/swxcpv: c’è posto per tutti.
Nicola Gini
(Giornale di Olgiate, sabato 24 maggio 2019)