AstraZeneca, l’Ema ha deciso: "Via libera al vaccino"
I risultati sulle verifiche condotte in questi giorni su possibili effetti collaterali del vaccino anti Covid di AstraZeneca sono stati annunciati poco fa.
I risultati sulle verifiche condotte in questi giorni su possibili effetti collaterali del vaccino anti Covid di AstraZeneca sono stati annunciati poco fa.
AstraZeneca, l’Ema ha deciso: "Via libera al vaccino"
Il vaccino Covid di AstraZeneca, sospeso in Italia e in altri Paesi, “è sicuro ed efficace nella protezione dal Coronavirus, non è associato all’aumento del rischio di eventi trombotici”. Lo ha detto la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, nella conferenza stampa seguita al vertice dell’Agenzia europea del farmaco. Questo quanto stabilito dall’Agenzia Europea del farmaco sull’esame del vaccino di Astrazeneca. I risultati sulle verifiche condotte in questi giorni su possibili effetti collaterali del vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca sono stati annunciati oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta poco fa. L’agenzia italiana del farmaco, così come quella britannica avevano annunciato in precedenza che non c’è causalità con trombosi.
Il costo della sospensione
Lunedì era arrivata la sospensione delle somministrazioni. Ammesso che domani, venerdì, le inoculazioni riprendano a pieno ritmo i tre giorni di sospensione sono “costati” alla campagna vaccinale tra le 150mila e le 200mila vaccinazioni, che dal Governo hanno fatto sapere di potrà recuperare in un paio di settimane e “compensare” grazie alle maggiori dosi in arrivo da Pfizer e Moderna.
Ma non si può negare che quanto avvenuto in questi giorni abbia comunque minato profondamente la fiducia nel vaccino AstraZeneca, già meno solida rispetto a Pfizer e Moderna. Non è da escludere quindi che possa aumentare il tasso di “diserzione” tra chi si era già reso disponibile a riceverlo.
A Roma stanno valutando le contromisure per arginare questo fenomeno. Tra le ipotesi, c’è quella di procedere con le prossime convocazioni in “overbooking”, chiamando al vaccino più persone rispetto alla programmazione giornaliera così da compensare eventuali assenze. L’altra, non alternativa, potrebbe fare leva sulla volontà di essere vaccinati, che non è diminuita: se si appartiene a una categoria da vaccinare con AstraZeneca e ci si rifiuta si “scala” alla fine della coda, costretti quindi ad attendere anche mesi per ricevere la propria dose. Cosa che, con le spinte di alcuni Stati per l’attivazione di una sorta di “passaporto sanitario” potrebbe portare molti a superare paura e diffidenze.