Atti falsi all’ufficio Anagrafe: l’ex dipendente comunale ha patteggiato
Chiusa la parte penale della vicenda, giovedì l’udienza davanti al Gup.
Atti falsi all’ufficio Anagrafe, l’ex dipendente comunale ha patteggiato: due anni con sospensione condizionale della pena.
Due anni con sospensione condizionale della pena
Giovedì 9 gennaio, davanti al Gup Maria Elisabetta De Benedetto, si è svolta l’udienza preliminare per Isabella Barelli, 52 anni di Bizzarone, ex dipendente comunale a Uggiate Trevano (prima della nascita del Comunico unico di Uggiate con Ronago, Ndr) accusata di falso ideologico e di falso in atto pubblico. "Si è conclusa la parte penale di questa vicenda - fa sapere l’avvocato Raffaele Donadini - Abbiamo patteggiato a due anni con la sospensione condizionale della pena e la revoca della misura cautelare". Da ieri, infatti, Barelli non è più agli arresti domiciliari dopo un periodo di circa cinque mesi e mezzo iniziato a fine luglio dello scorso anno. Medesima sorte per Cinthia Roberta Goncalves - di origini brasiliane e residente a Morbio, in Svizzera, titolare di un’agenzia di intermediazione - accusata dei medesimi reati.
Le indagini
Le indagini si sono concluse a dicembre e sono state chiuse dal Pubblico ministero Andrea Pavan, mentre le attività investigative sono iniziate dal monitoraggio di un flusso anomalo di richieste di cittadinanza italiana nell’ex Comune di Uggiate Trevano da parte di cittadini brasiliani e hanno documentato numerosi atti falsi in relazione agli accertamenti dovuti dall’Anagrafe per richieste di effettiva residenza in Italia. Dal 2002 a oggi, più di 170 brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana, per "discendenza”.