epilogo

Aveva lanciato un falso allarme bomba a Como: arrestato in un hotel della città

L'aveva già fatto l'uomo 40enne residente in Provincia di Savona.

Aveva lanciato un falso allarme bomba a Como: arrestato in un  hotel della città
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Aveva lanciato un falso allarme bomba a Como: arrestato in un hotel della città.

Aveva lanciato un falso allarme bomba a Como: arrestato in un hotel della città

Lo scorso 4 settembre le stazioni di Como erano state fermate (con conseguenti disagi per i viaggiatori, per quello che poi si era rivelato un falso allarme bomba. Gli agenti della Questura di Como sono riusciti ad arrestare l'uomo che aveva procurato l'allarme.  Lunedì 27 settembre, infatti, la Polizia di Stato della Questura di Vercelli con il supporto di personale della Questura di Como, ha dato dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Savona nei confronti di un uomo responsabile dei reati estorsione, incendio aggravato, procurato allarme, stalking, molestie telefoniche e minaccia.

Nello specifico, nel pomeriggio del 26 settembre , il centralino della Questura di Vercelli ha ricevuto una telefonata proveniente da una cabina telefonica tramite la quale un anonimo richiedente riferiva di essere un addetto alle pulizie di un hotel cittadino e che, durante le pulizie di una stanza, aveva notato, all’interno della stessa, la presenza di due pistole. L’uomo aveva continuato a chiamare sempre più frequentemente l’Hotel minacciando, anche di morte, il personale ed in particolare il portiere di notte con il quale aveva avuto un litigio.

Nel frattempo, gli uomini della Squadra Mobile di Vercelli avevano identificato l’anonimo richiedente al centralino della Questura proprio nell’uomo che aveva alloggiato nell’hotel e che era ricercato. Si trattava di un italiano quarantenne, residente da anni in Provincia di Savona, che è stato rintracciato in un hotel di Como dove è stato raggiunto e arrestato.

L’uomo arrestato è risultato essere la stessa persona che, il 4 settembre 2021, aveva chiamato il centralino della Questura di Como dichiarando che vi era una bomba presso una stazione cittadina causando il blocco degli scali ferroviari e considerevoli ritardi ai convogli. Le indagini della D.I.G.O.S. di Como avevano già permesso di identificarlo e denunciarlo a piede libero alla locale Procura della Repubblica per i reati di interruzione di pubblico servizio e procurato allarme presso l’Autorità, dal 6 settembre scorso.

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