Baby gang a Cantù, il Pd: "Serve un progetto educativo di prevenzione"
"Servono progetti educativi, sociali, culturali non limitati alla scuola, ma indirizzati anche ai tanti ragazzi che hanno abbandonato gli studi e vivono situazioni di grande disagio".
"Dopo la notizia della convalida del fermo di un ragazzo minorenne coinvolto in rapine a Cantù, torna attuale il tema delle baby gang nel nostro territorio. Il problema è grave e serio e serve da subito un progetto educativo e sociale di prevenzione del fenomeno", evidenziano Allegra Cangi e Francesca Somaini, segretarie reggenti del Pd di Cantù.
Baby gang a Cantù, il Pd: "Serve un progetto educativo di prevenzione"
"I necessari controlli e il mantenimento della sicurezza pubblica sono nelle mani delle forze dell'ordine, ma la risposta delle istituzioni non può essere solo in tal senso. Troviamo che le dichiarazioni dell'On. Molteni, sottosegretario all'Interno, che auspica azioni sociali contro il disagio giovanile, siano poco credibili, dal momento che la città è governata dalla Lega da diversi anni e le possibilità di intervento ci sarebbero già state. Non condividiamo neppure la proposta di oggi stesso di Salvini di impedire a ragazzi coinvolti nelle baby gang di conseguire la patente a 18 anni. Non sono queste le proposte che risolvono il problema, ma servono progetti educativi, sociali, culturali non limitati alla scuola, ma indirizzati anche ai tanti ragazzi che hanno abbandonato gli studi e vivono situazioni di grande disagio. Chiediamo quindi di limitare questi interventi demagogici e offriamo la nostra disponibilità come partito a un confronto serio su azioni di prevenzione del fenomeno".