intervento a Lipomo

Balli e musica senza autorizzazioni: sequestro preventivo del locale Cà Franca

All'interno del locale c'erano circa 330 ragazzi tra i 18 e i 22 anni: tutto è successo sabato sera

Balli e musica senza autorizzazioni: sequestro preventivo del locale Cà Franca
Pubblicato:
Aggiornato:

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como ha eseguito il sequestro preventivo del locale “Ca Franca” di Lipomo, la sera di sabato 25 maggio 2024.

Circa 330 ragazzi tra i 18 e i 22 anni partecipavano a una festa abusiva

Nell’ambito di una serie di attività di monitoraggio svolte dalla Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Como, in concomitanza con l’inizio della bella stagione, sono stati particolarmente intensificati i servizi volti alle regolarità che riguardano i locali di intrattenimento, tra cui discoteche e sale da ballo. In particolare, nella tarda serata del 25 maggio è stata accertata l’organizzazione, senza alcuna autorizzazione, di una festa al locale Cà Franca, a Lipomo con musica, balli e circa 330 ragazzi tra i 18 e i 22 anni.

L’intervento è stato operato dai poliziotti della Questura di Como in collaborazione con gli uomini della Guardia di Finanza di Como: il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo dato che è stato constatato pericolo per l’ordine, la sicurezza e l’incolumità pubblica e sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, gli organizzatori della festa. Durante il controllo i poliziotti hanno anche accertato che un cittadino tunisino di 53 anni, incensurato irregolare sul territorio, lavorava nel locale in qualità di tuttofare, senza un regolare contratto di lavoro. L’uomo è stato munito dell’Ordine del Questore a lasciare il territorio dello Stato e del decreto di espulsione del Prefetto, mentre la posizione giuridica dei titolari dell’attività verrà in seguito vagliata dalla Guardia di Finanza. Per la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica le attività di pubblico spettacolo devono infatti essere sottoposte all'autorizzazione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.


Seguici sui nostri canali