Bimbo nasce prematuro, corsa all'ospedale scortati dalla Polizia locale
Il piccolo Samuele Pio è nato domenica, alle 6.33, all'ospedale Valduce di Como.
Bimbo nasce prematuro: corsa all'ospedale Valduce di Como scortati dalla Polizia locale. Oggi, mercoledì 24 febbraio, intorno alle 13, il piccolo Samuele Pio Iannantuoni è tornato a casa a Olgiate Comasco insieme a papà Adriano e mamma Anna Granchelli. La loro abitazione di via Liancourt, con annessa la pizzeria "Miseria e Nobiltà", di cui Adriano e Anna sono titolari, è stata addobbata con tanti festosi palloncini. Ad attendere il piccolo di casa anche la sorella Maria, 17 anni, il fratello Nicola, 16 anni, e il sindaco di Olgiate Comasco Simone Moretti.
La corsa in ospedale
Sono stati momenti di apprensioni quelli di sabato 20 febbraio, poco prima della mezzanotte, quando Anna ha cominciato ad accusare dei dolori. "Stavo facendo chiusura - racconta il papà - mia moglie mi ha chiamato subito. A quel punto ho telefonato al 112, ma visto il momento difficile a causa della pandemia, mi hanno consigliato di accompagnare mia moglie in ospedale con l'auto. Per sicurezza ho chiamato la responsabile della Polizia locale di Como Elena Negretti, di cui sono molto amico. Ha mandato una pattuglia a scortarci per velocizzare le operazioni. Non posso che ringraziare tutti". Una corsa contro il tempo che si è risolta nel migliore dei modi.
L'arrivo in ospedale
"Non mi sono spaventata - aggiunge Anna - D'altra parte, avendo già avuto due figli, avevo capito che era arrivato il momento. E' stato tutto molto veloce, per fortuna. Verso mezzanotte e un quarto siamo partiti da Olgiate Comasco. In Valduce sono stati fantastici, estremamente professionali: ho partorito alle 6.33 di domenica". Samuele Pio è così venuto al mondo con un mese di anticipo: 3,2 chilogrammi di amore.
Otto mesi difficili
La paura del Covid, i continui esami e l'insorgere del diabete gestazionale. Per Anna e Adriano l'attesa del parto non è stato semplice. "Dal sesto mese di gravidanza sono stata colpita dal diabete gestazionale - prosegue la mamma - Anche in questo caso devo ringraziare l'ospedale per le cure domiciliari, gli esami del sangue. E anche i test del Covid, fortunatamente tutti negativi". Aggiunge il marito: "Devo ringraziare anche il sindaco Simone Moretti per le informazioni tempestive sulle aperture dei locali e sui comportamenti da tenere. Anche questo ci ha aiutato tanto e ci ha permesso di vivere in sicurezza". Una famiglia che, nonostante le difficoltà, non si è mai arresa. "La pandemia non ci ha fermato. Abbiamo cominciato con una pizzeria ad asporto a Lurate Caccivio, poi abbiamo aperto a Olgiate Comasco e a Desio. A breve in augureremo una pizzeria anche a Malnate".