Bivacchi al Mercato Coperto, Come Accoglie: "Collaboriamo col Comune per risolvere la situazione"
I volontari di Como accoglie spiegano che c'è la volontà da parte di tutti di aprire una collaborazione col Comune.
Il caso ruota sempre attorno al degrado in cui versano le zone attorno al Mercato Coperto di Como: tra via Sirtori e via Mentana bivacchi, deiezioni a cielo aperto e questuanti sono la norma. Una situazione divenuta insostenibile per gli operatori del Mercato.
Bivacchi al Mercato Coperto: le parole dei lavoratori
“Purtroppo – ha spiegato ieri il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli – la situazione di conflitto sociale che si è venuta a creare nelle vie Mentana e Sirtori, attorno al Mercato Coperto di Como, non è più sostenibile dagli operatori del Mercato stesso, che hanno sottoscritto un appello rivolto a Comune di Como, Caritas, Como Accoglie e agli altri soggetti coinvolti per risolvere le questioni che si sono trascinate per troppo tempo: deiezioni a cielo aperto, bivacchi sulle scale e attorno al mercato, questuanti molesti e organizzati”.
Como Accoglie: "Collaboriamo col Comune per risolvere la situazione"
Oggi i volontari d Como Accoglie prendono parola e parlano di collaborazione: "Il Comune apre a un nuovo dialogo e a una collaborazione importante per gestire e cercare soluzioni a una situazione che si sta trascinando da anni, a partire da misure piccole ma concrete che possano alleviare da subito condizioni di disagio estreme e, in prospettiva cerchino di risolverle. Gli operatori del mercato coperto hanno lamentato le condizioni di degrado delle zone vicine; noi di Comoaccoglie, semplici cittadini che prestano un’azione volontaria, abbiamo già espresso più volte comprensione per loro disagio, anche attraverso azioni concrete, quali pulizie mattutine. Problemi di natura globale, che non vengono affrontati con lungimiranza dalle istituzioni sovranazionali e dai governi si scaricano sulle persone più fragili e a rischio di crescente emarginazione e, infine, indirettamente su tutti i cittadini. Ora sembrerebbe che a Como il desiderio di affrontare i problemi, anziché ignorarli e così aggravarli, si stia finalmente facendo strada. Noi siamo sempre stati i primi a non trovare normale che le persone dormano fuori, a San Francesco, davanti al mercato coperto o in altri luoghi. "Io mi vergogno di dover fare la pipì sul muro" dice L. giovane senzatetto; ma se non ci sono servizi igienici aperti come può fare altrimenti? Non è giusto che i ragazzi che passano per andare a scuola la mattina ci vedano in queste condizioni" ci racconta R. un giovane uomo che teme di perdere la sua dignità. Crediamo che l’ascolto delle diverse esigenze e la collaborazione sia la strada giusta e confidiamo che questo porti in tempi rapidi a miglioramenti. Da parte nostra continueremo a dare una mano, come stiamo facendo già da tre anni, consapevoli del fatto che non possiamo sostituirci alle istituzioni e agli enti pubblici o religiosi, ma anche del valore dell’azione dei singoli cittadini, soprattutto quando riescono a organizzarsi e a collaborare tra loro nei diversi contesti sociali".