Smantellati 14 bivacchi della droga: in un solo giorno avrebbero "fruttato" fino a 60mila euro
I controlli si sono svolti in una vasta area boschiva nel territorio di Alzate Brianza.

I carabinieri hanno “geolocalizzato” e smantellato 14 “bivacchi della droga” nei boschi di Alzate Brianza.
Carabinieri di Cantù intervenuti con Reparti speciali
L'intervento è stato realizzato ieri, mercoledì 30 luglio 2025, nell'ambito dei controlli per la lotta allo spaccio. I militari della Stazione Carabinieri di Cantù, in collaborazione con lo “Squadrone Carabinieri Cacciatori Calabria”, supportati dall’alto dall’elicottero del 2° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Orio al Serio, e da una unità antidroga dei Carabinieri Cinofili con il cane “Mitch”, hanno controllato una vasta area boschiva compresa nel territorio del Comune di Alzate Brianza.
Nel corso di questa attività sono stati individuati 14 “bivacchi della droga”. Considerando che ogni piazza dello spaccio può fruttare un profitto medio giornaliero di circa 4000 euro, solo nella giornata di ieri è stato inflitto un danno complessivo stimato tra i 50 ed i 60 mila euro alle varie organizzazioni criminali che controllano il traffico di droga.
La pianificazione investigativa
Queste attività sono il risultato di un’attenta pianificazione investigativa che precede le attività sul campo, che stanno portando a risultati di eccellenza, combinando le capacità proprie degli Squadroni nell’infiltrarsi, di notte e di giorno nei boschi, all’analisi del fenomeno da parte degli investigatori.
In particolare l’Aliquota Operativa della Compagnia di Cantù, sta monitorando, con l’impiego dei vari sistemi di videosorveglianza, i mezzi usati dagli “spacciatori” per raggiungere le aeree di spaccio, oltre all’identificazione dei consumatori ed alla raccolta delle loro testimonianze, utili a definire nel dettaglio aree di spaccio, prezzi degli stupefacenti, guadagni degli spacciatori ed il loro luoghi di provenienza.
Le informazioni investigative vengono poi passate agli Squadroni che decidono la migliore strategia di intervento, che ha portato a controlli di notte, con l’impiego di “visori notturni e termici”, oltre all’uso dei droni, che permettono un monitoraggio dall’alto dei boschi.
La campagna di lotta allo spaccio nei boschi proseguirà con la medesima intensità, al fine di arrestare gli spacciatori, sequestrare lo stupefacente e tutti i beni provento di spaccio e restituire alla popolazione le vaste aree verdi protette.