Blitz antispaccio a Fino Mornasco: smantellati due bivacchi e trovata una mountain bike da 400 euro
Identificati anche 12 assuntori, tutti italiani di età compresa tra i 22 ed i 47 anni, saranno sentiti dagli investigatori e segnalati alla Questura di Como
Continuano giorno dopo giorno i controlli e i blitz antispaccio della Compagnia dei Carabinieri di Cantù che ieri, giovedì 5 ottobre 2023, ha battuto i boschi di Fino Mornasco, più precisamente quelli della frazione di Socco e che collegano il paese a Cadorago. Insieme a loro anche gli Squadroni Carabinieri Cacciatori.
Il blitz
Queste attività hanno portato nella sola giornata di ieri, i carabinieri di Fino Mornasco e lo Squadrone Cacciatori “Sicilia” a controllare una vasta area boschiva, compresa tra Via Marconi e Via Campagnola, rinvenendo una bicicletta MTB "Bottecchia FH 520" del valore di circa 400 euro, rimuovendo due bivacchi ed identificando 12 assuntori.
Gli assuntori identificati, tutti italiani di età compresa tra i 22 ed i 47 anni, saranno sentiti dagli investigatori e segnalati alla Questura di Como, per l’emissione di un “foglio di via obbligatorio”.
I controlli a tappeto su tutto il territorio
Queste attività sono il risultato di un’attenta pianificazione investigativa che precede le attività sul terreno, che stanno portando a risultati di eccellenza, combinando le capacità proprie degli Squadroni nell’”infiltrarsi”, di notte e di giorno nei boschi, all’analisi del fenomeno da parte degli investigatori.
In particolare nell’ultimo periodo, l’Aliquota Operativa della Compagnia di Cantù, al comando del Cap. Roberto Natale, sta monitorando, con l’impiego dei vari sistemi di videosorveglianza, i mezzi usati dagli “spacciatori” per raggiungere le aeree di spaccio, oltre all’identificazione dei consumatori ed alla raccolta delle loro testimonianze, utili a definire nel dettaglio aree di spaccio, prezzi degli stupefacenti, guadagni degli spacciatori ed il loro luoghi di provenienza.
Le informazioni investigative vengono poi passate agli Squadroni che decidono la migliore strategia di intervento, che ha portato negli ultimi giorni a controlli notturni, con l’impiego di “visori notturni e termici”, oltre all’uso dei droni che permettono, sia di notte che di giorno un monitoraggio dall’alto dei boschi.