Buttano la tartaruga dal finestrino in Valassina
Fortunatamente una famiglia ha visto la scena e l'ha soccorsa.
Brutta disavventura per una tartaruga di oltre 3 chili che qualche settimana fa è stata lanciata fuori dal finestrino di un’auto in corsa sulla Valassina. Fortunatamente una famiglia ha visto la scena e l’ha soccorsa.
Buttano la tartaruga dal finestrino in Valassina
E’ stata soprannominata Crack per via della grossa ferita che si è aperta sul suo carapace dopo il violento impatto con l’asfalto. Crack lo scorso 13 maggio è stata protagonista di un lancio sconsiderato e incivile, oltre che perseguibile penalmente: è stata lanciata fuori dal finestrino di una macchina in corsa lungo la Valassina, nel tratto compreso tra Monza e Lissone.
Un maldestro tentativo di sbarazzarsi di un animale che probabilmente era diventato troppo impegnativo. Fortunatamente però la famiglia che viaggiava con l’auto pochi metri dietro ha visto tutto e e si è fermata. La tartaruga, oltre tre chili di peso, è stata soccorsa e portata immediatamente dal veterinario.
E’ stato così che è finita nelle mani amorevoli di Giulia, la volontaria responsabile del settore tartarughe dell’ENPA di Monza e Brianza, che da quel giorno insieme ad un gruppo di specialisti si sta occupando della sua ripresa. Crack è stata operata per stabilizzare il piastrone. Ora dovrà affrontare una lunga riabilitazione, ma sta reagendo molto bene alle cure e questo fa ben sperare.
Chi è la Pseudemys concinna
Originaria del sud degli Stati Uniti, la Pseudemys concinna vive negli habitat umidi e fangosi, come le paludi, i corsi d’acqua con deboli correnti, o stagni ricchi di vegetazione sommersa e piante galleggianti. Passa le ore meno calde della giornata su un sasso, un tronco emerso o sulle rive a crogiolarsi al sole.
Una scelta consapevole
Oltre a condannare severamente questo atto violento e barbaro, ENPA ribadisce ancora una volta la propria contrarietà al commercio e alla detenzione di animali esotici. Richiedono condizioni di vita e cure molto specifiche e raramente chi li acquista è consapevole delle loro esigenze né è in grado di garantirle.
Le tartarughe acquatiche, ad esempio, il più delle volte sono vendute giovanissime quando pesano pochi grammi e il commerciante si guarda bene dall’informare che possono arrivare a vivere oltre 20 anni e crescere fino a 35 cm di lunghezza, con il risultato che, se non vengono portate in canile una volta diventate “ingombranti”, vengono abbandonate dove capita.